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Castellammare - Comitato Scuole Aperte, dopo la diffida arriva anche una strigliata per il sindaco

«Siamo 20 e non 16. Vale il principio, non il numero di firme».

tempo di lettura: 8 min
11/02/2021 12:08:10

Genitori no-DAD stabiesi replica al sindaco Gaetano Cimmino dopo che quest’ultimo aveva risposto alla loro lettera di diffida a riaprire le scuole a Castellammare di Stabia.

«Sentiamo il forte bisogno di ringraziarla, innanzitutto, per averci dato luce e spazio nel video da lei diffuso nel pomeriggio del 9 Febbraio 2021 – scrivono in una lunga missiva indirizzata al primo cittadini stabiese -, nel quale informava l’intera popolazione (probabilmente era un atto dovuto) del fatto che 16 persone le avessero inviato Diffida, dandoci in qualche modo in pasto (per fortuna ciò non è avvenuto) a quella manciata di fan che la sostengono e che, come sempre, in generale, non perdono mai occasione di gettare fango, ormai da mesi e mesi, sugli adolescenti, i loro genitori e sul sacrosanto diritto all’istruzione».

«Ci terremmo però a sottolineare che le firme erano 20 e non 16 – precisano - Vorremmo poi chiarire che quella diffida, benchè le firme fossero solo 20, è stata decisa da molte più persone. Purtroppo non è stato facile, in tempi di Pandemia, raggiungere tutte le mamme che avrebbero voluto aderire. Sa! A causa della mancata apertura delle Scuole, tra Dad e Lavoro (lavoro che alcune presto perderanno anche a causa delle sue scelte insensate, e non solo sue, riguardo alla Scuola), molte erano impossibilitate a firmare. Altre erano e sono attualmente con noi, ma restie a porre una firma su un foglio in una città in cui lei ha innescato una guerra assurda tra i genitori Dad e No Dad, quelli che vogliono la scuola aperta e quelli che la vogliono chiusa; in una città in cui, invece di fare proposte concrete per garantire tanto il diritto al lavoro quanto il diritto all’istruzione e ovviamente la sicurezza, amate infangare i più giovani e sacrificarli per garantirvi, voi più grandi, la sopravvivenza (anche politica!). E come dargli torto!».

Quindi, ritornando alla Diffida, chiariscono che «vale il principio, non il numero di firme! Non è una proposta, ma un avviso formale a rispettare, nel nostro caso, le disposizioni nazionali; e serve a mettere fine al comportamento lesivo dei diritti altrui.  Il Tar ha parlato chiaro! Dal 1° Febbraio si torna in presenza!!! Ha detto sì al rientro nelle scuole! Il Tar Campania ha bocciato le ordinanze del governatore Vincenzo De Luca sulla sospensione delle lezioni in classe a causa del Coronavirus. Far rientrare gli studenti a scuola, e in sicurezza, è un obbligo che avete dinanzi alla legge, anche ora! Vede, caro Sindaco, si procede alla Diffida quando esiste un soggetto inadempiente, e nel nostro caso il soggetto inadempiente è Lei! È lei che non ha mai aperto effettivamente le Scuole a Castellammare, anche quando i contagi erano più bassi di oggi (vedi Scuole Superiori). È lei che non ha mai garantito l’Apertura in sicurezza delle Scuole. È lei che infanga la scuola facendo credere che i contagi s’inneschino nelle aule scolastiche. È lei che indica a più riprese i nostri figli e gli studenti tutti come untori!! Ma la verità è che le scuole sono pronte da un bel po’ a riaprire. A Castellammare ci sono Scuole eccellenti e dirigenti eccellenti a cui lei non ha neanche dato la possibilità di dimostrare di saper fare di più e meglio di bar e ristoranti! La città che lei governa, invece e purtroppo, non lo è e non lo è mai stata “sicura”, al punto da danneggiare le Scuole stesse, persino quelle eccellenti!  Additate le Scuole come causa di ogni male. Ma le scuole sono state chiuse per un anno circa e non ci risulta che la città abbia navigato in un mare di non contagiati.  La scuola ha riaperto da pochissimo. Gli studenti delle scuole medie l’hanno frequentata per pochissimi giorni. Quelli delle superiori addirittura non hanno mai varcato il cancello! E ciò nonostante il problema in città sono le scuole e sono gli studenti!!! Ora parla di altissimo numero di contagiati! Vorremmo, però, ricordarle che lei ha proclamato la chiusura delle Scuole Medie e Superiori il 29 gennaio 2021, quando i casi di Covid non erano così allarmanti come lei oggi sostiene! E se per caso lo fossero stati già allora, crediamo che sia stato un gravissimo atto di irresponsabilità non aver preso già allora le giuste decisioni, anche relative alle altre attività cittadine, prima che la situazione si aggravasse!».

Poi attaccando il sindaco sui mancati controlli in città. «Ma chi avrebbe dovuto garantire la sicurezza nelle strade, caro Sindaco? Chi avrebbe dovuto garantire i non assembramenti? Chi avrebbe dovuto allertare le folle accanto ai bar e ai ristoranti? Chi avrebbe dovuto interrompere i banchetti sul monumento ai caduti? Lei! Carissimo Sindaco! Soltanto Lei, per il potere che ha, poteva controllare la città che governa! Ed inoltre, se la situazione in città è così grave e allarmante, come mai siamo ancora una città gialla? Forse l’andamento dell’epidemia, per quanto altina in questi giorni, è tale da non costringerla in zona rossa? E anche nel caso in cui, fossimo attualmente zona rossa, è lei stesso ad affermare che le scuole restano aperte persino lì (e per essere rosse, significa che hanno un numero di contagiati davvero altissimo)! Perché la nostra città, e la nostra regione, non sono in grado di uniformarsi al resto d’Italia, dove le scuole, anche se zone rosse, di ogni ordine e grado sono rimaste aperte?».

«Ed ecco il punto cruciale – prosegue la lettere - Non è vero che lì dove la scuola funziona, soprattutto al Nord (e lo sappiamo bene!) è perché i cittadini sono più educati di quelli del Sud! Dove la Scuola funziona, i cittadini rispettano le regole, ma è anche vero che chi è chiamato a fare … fa cose e risolve problemi e si rimbocca le maniche! Vogliamo parlare del trasporto pubblico scolastico, caro Sindaco? Del personale agli ingressi delle scuole che vigili e impedisca gli assembramenti? Non lo fate nemmeno nelle piazze! Della campagna di screening periodica e gratuita per docenti, personale ATA e studenti? Dell’assunzione immediata di medici per il potenziamento della sorveglianza sanitaria sulle scuole? E vogliamo parlare del fatto che è possibile entrare in un bar, sedersi e consumare senza che all’ingresso misurino la temperatura? Vogliamo parlare del fatto che nei bar e nei ristoranti fino a ieri era possibile preparare tavoli anche per 6 persone non contatti stretti?  Vede, caro sindaco, è troppo facile scaricare le colpe e la responsabilità sulla popolazione in generale e sui nostri ragazzi che sono i più indifesi. Ed è troppo facile ordinare la chiusura delle scuole (ma questo vale anche per le attività commerciali in regola) senza mai affrontare e risolvere mezzo problema in città. Città sicura e scuola sicura vanno di pari passo, caro Sindaco! Poiché finora ci avete punito, noi persone rispettose delle regole, con le scuole chiuse, e non siete nemmeno stati capaci di garantire la sicurezza dei nostri figli nelle strade (nessuna legge vieta ai nostri figli di farsi una passeggiata con mascherina e rispettando distanziamento), ci siamo sentiti in dovere, in quanto genitori e cittadini di buon senso,  di lanciare un sasso per svelare la tragica e paradossale realtà di questa città! Siamo infinitamente convinti che la lotta per la presenza in classe, obblighi questa amministrazione a far meglio per tutti i cittadini, non solo per i nostri figli! E siamo quasi del tutto certi che il rinchiuderci in casa i figli serva solo a non risolvere i problemi. E questo potrebbe durare per anni e anni ancora, dal momento che il nostro caro Governatore De Luca ha detto che potremo rilassarci solo quando la campagna di vaccinazione sarà terminata e terminerà, se le cose andassero lisce (e sappiamo che non sarà così), forse, nel 2023-24! Che facciamo? Lasciamo i nostri figli a casa fino al 2024, se va bene? I nostri figli (la maggior parte) sono rimasti a casa pazientemente, convinti (poveri illusi!) che il loro giusto comportamento li avrebbe riportati a scuola, ignorando che il resto della popolazione, capeggiato dal sindaco, fosse molto più interessata alle attività economiche e allo shopping, piuttosto che all’istruzione e al futuro (anche psicologico) di un’intera generazione! Per carità! A noi mette tantissima gioia vedere i negozi aperti in sicurezza, i bar e ristoranti che lavorano in sicurezza, le mamme che passeggiano con i loro piccolissimi e vivacissimi figli in Villa Comunale in sicurezza! Ci dà un senso di speranza! Noi crediamo che una vita, anche in questo periodo di emergenza, sia possibile averla. Ma, appunto, in sicurezza! Una sicurezza e un rispetto delle regole che lei non hai mai saputo garantire in città! E a pagarne le spese sono sempre gli studenti e i più giovani».

Una lettera firmata dal “Coordinamento Scuole Aperte Castellammare di Stabia”.

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