«Si può dividere una città in due? A quanto sembra sì. Perché se da un lato quest’amministrazione candida Castellammare a Città della cultura 2021, questa stessa amministrazione continua ad ignorare la cultura della nostra terra». E’ quanto afferma Tonino Scala, consigliere comunale di Liberi e Uguali in merito allo stato di abbandono e di degrado in cui versa via Varano, la stradina che collega via Passeggiata Archeologica con viale Puglia. Nella stessa strada è presente l’accesso a villa Arianna, uno dei due importantissimi siti archeologici stabiesi.
La storia di degrado di via Varano è antica quasi quanto gli scavi stessi. Con la sua chiusura a causa del pericolo costituito dallo smottamento del terreno adiacente è divenuta una discarica a cielo aperto. Dato lo stato di isolamento in cui versa si presta quindi ad essere utilizzata da ignobili cittadini per disfarsi dei loro rifiuti ingombranti e pericolosi.
«Era luglio quando ho denunciato la prima volta le condizioni inaccettabili di via Vecchia Varano – sottolinea Scala - , a due passi da Villa Arianna, uno dei due siti archeologici di Stabiae, e nulla è cambiato. Una discarica a cielo aperto, è così che si presenta la zona a cittadini e turisti, che di sera diventa un luogo malfrequentato che mette in pericolo chi si trova ad attraversarla. Com’è possibile candidare Castellammare di Stabia a capitale della cultura e lasciare la stessa cultura nel degrado? Chi deve pulire tutto questo? Perché fino ad oggi non lo ha fatto? Quali misure intende prendere il sindaco per restituire ai cittadini decoro e sicurezza ad un’area che dovrebbe trasudare cultura e non male odore? Dopo svariati mesi, sindaco, non crede che i cittadini meritino risposte?» chiede il consigliere comunale.
«Finalmente ci riprendiamo il nostro mare»: l’Arenile torna a vivere e i cittadini guardano con fiducia al futuro della costa stabiese, anche in vista di una possibile lottizzazione di via De Gasperi.