«Tra i valori fondativi di Più Europa ai sensi dell'art 1 dello statuto vi è la democrazia paritaria. Ebbene quale momento più alto di esercizio di democrazia in un partito che le fasi congressuali dove tra pari e senza gerarchie ci si confronta, si dibatte e si delibera?». Con queste parole, qualche giorno fa, il consigliere regionale di +Europa, Luigi Cirillo, manifestava la sua insoddisfazione di come il suo partito stesse gestendo alcune questioni. «Insisto sulla necessità di comunicare agli iscritti 2023 la data specifica del congresso già convocato a fine dicembre scorso in ben cinque regioni e quindi entro il 15 aprile. È una questione di principio irrinunciabile per chi, come me, crede nel valore della partecipazione dal basso» diceva. Mal di pancia che hanno poi portato alla decisione di lasciare +Europa e virare su Azione.
«L'obiettivo resta la salvezza, solo dopo ci godremo le partite restanti».