Tensione alle stelle a Palazzo Farnese dopo le accuse lanciate dai consiglieri comunali di minoranza, che parlano di un “episodio grave e inquietante” avvenuto oggi durante i lavori della Commissione Urbanistica. Secondo quanto denunciato in un comunicato stampa diffuso dai gruppi di opposizione, il presidente della Commissione, Nello Cuomo, avrebbe interrotto improvvisamente la seduta adducendo “motivi improrogabili”, lasciando però tutti i presenti – compresi alcuni consiglieri di maggioranza – “esterrefatti” per la vaghezza delle motivazioni. Poco dopo, raccontano i consiglieri di minoranza, si sarebbe scoperto che, al piano inferiore del Municipio, era in corso una riunione a porte chiuse alla quale avrebbero partecipato lo stesso Cuomo, il Presidente del Consiglio comunale, l’Assessore all’Urbanistica, il Dirigente del settore con un funzionario e due tecnici professionisti noti in città. Oggetto dell’incontro: le modalità di progettazione del nuovo Piano Urbanistico Comunale (PUC). Ciò che solleva le maggiori perplessità, secondo la nota dell’opposizione, è che non risulterebbe alcun incarico formale conferito a questi tecnici esterni, la cui presenza – definita “inspiegabile e politicamente inaccettabile” – sarebbe avvenuta in un contesto “riservatissimo”, mentre i consiglieri comunali, “regolarmente eletti dai cittadini”, ne sarebbero stati completamente tenuti all’oscuro. > “Un incontro carbonaro, lontano dagli occhi della città e dei suoi rappresentanti, che viola lo spirito e la funzione stessa della Commissione Urbanistica”, scrivono i consiglieri di minoranza, accusando l’amministrazione di “aver smarrito ogni senso della trasparenza e del rispetto istituzionale”. Nel comunicato, i consiglieri chiedono le dimissioni immediate del presidente della Commissione Urbanistica, Nello Cuomo, e di quelle del Presidente del Consiglio comunale, ritenuto “corresponsabile” per aver preso parte alla riunione. > “Le dimissioni – prosegue la nota – sarebbero un atto dovuto verso la città, stanca di giochi di palazzo e riunioni riservate. Il PUC non è e non deve mai diventare Cosa Vostra: appartiene ai cittadini e deve essere discusso alla luce del sole”. L’opposizione parla di una gestione del potere “chiusa e opaca”, accusando la maggioranza di “continuare a rinchiudersi in stanze dove la democrazia non entra e dove la parola legalità viene ricordata solo per propaganda”. Al momento, dall’amministrazione non sono giunte repliche ufficiali. Non è escluso che nelle prossime ore il sindaco o i diretti interessati possano chiarire la natura dell’incontro e le ragioni che hanno portato alla sospensione dei lavori della Commissione. Il caso, però, promette di infiammare il clima politico stabiese, proprio mentre il tema del nuovo PUC – lo strumento che dovrà ridisegnare il futuro urbanistico della città – si conferma uno dei più delicati e strategici del dibattito pubblico.
Abate: «Ci mangiamo un po' le mani per le nove occasioni create, in certe circostanze avremmo dovuto gestire meglio il pallone. Comunque, portiamo a casa un punto prezioso.» De Pieri: «Sono felice per il gol, abbiamo dimostrato di essere un gruppo forte.» Andreoletti: «Un punto che vale come una vittoria.»