Politica & Lavoro
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Castellammare - Alleanza PD-M5S? Giordano(PD): «Si può lavorare insieme su un programma condiviso»

Il segretrio cittadino dei democratici: «Non ci interessano operazioni trasversali e papocchi, ne mai presteremo il fianco a guerre personali».

tempo di lettura: 6 min
di sr
13/10/2021 16:06:49

C’è fermento politico a Castellammare di Stabia negli ultimi giorni, probabilmente frutto dell’esito delle votazioni che si sono svolte in molte regioni e comuni d’Italia e da cui è emerso un mutato equilibrio di forze. Ma l’evento che ha determinato maggiormente questo fermento è senza dubbio la decisione della consigliera Eutalia Esposito di dimettersi. Un’occasione per qualcuno di iniziare a preparare il terreno per le future elezioni amministrative, mentre in città sono ancora tanti i problemi da risolvere. Su questi temi abbiamo quindi ritenuto opportuno sentire Giuseppe Giordano, segretario cittadino del Partito Democratico.

Quali sono secondo lei le principali criticità in città in questo momento che meriterebbero la massima attenzione da parte della politica?

La politica non può girarsi dall’altra parte rispetto alle grandi questioni che attanagliano la città. Occorre alzare, anzitutto, l’asticella dell’attenzione sulla questione camorra guardando anche a quanto accade nei comuni a noi vicini, non a caso penso a Torre Annunziata, dove la camorra è tornata prepotentemente a farsi sentire. Anche se qui non ci sono fatti eclatanti questo non vuol dire che le forze criminali non siano presenti sul territorio. Quella del Pd e delle forze sane di questa città è una lotta senza quartiere, senza contraddizioni, senza reticenze, senza zone d'ombra e senza aree della politica che strizzano l'occhio a detentori di pacchetti di voti. La parola lavoro è quella che maggiormente deve essere declinata in questa città. Nessuno deve restare indietro, e su questo c’è bisogno di istituzioni presenti e attente. Viviamo un periodo storico di forti cambiamenti. La politica deve essere in grado di saperli intercettare e plasmarli secondo le esigenze del territorio. Vi sono da sciogliere nodi come quelli urbanistici dai quali dipende l’evoluzione del territorio. Fincantieri, Marina di Stabia, il porto sono alcuni dei temi all’ordine del giorno al cui sviluppo si lega il tema del lavoro da difendere e da creare. C’è perciò bisogno, a mio avviso, di una classe politica che abbia un’idea precisa di cosa fare di questa nostra città. Una città che per chi la vive, giorno per giorno, pare sempre più abbandonata a se stessa. Cassata qualche operazione di facciata, che come ogni novità raccoglie entusiasmi temporanei, c’è un centro antico che cade a pezzi, ci sono periferie abbandonate al loro destino. E non è solo un problema di aiuole incolte o di buche e rattoppi stradali, manca una visione ed un’attenzione al quotidiano.

A livello nazionale non è ancora ben chiaro se questa alleanza PD-M5S funzioni o meno. Qui a Castellammare è un binomio che potremo vedere in futuro?

E’ chiaro che non c’è ancora un’alleanza strutturale. Vi sono in alcuni comuni e in Regione Lazio, ad esempio, esperienze positive di questo tipo di alleanza tra Pd e Movimento 5 stelle. E’ naturale pensare che su un programma condiviso che metta al primo posto la città il suo sviluppo e il suo futuro si possa lavorare insieme nell’interesse di Castellammare.

L’uscita dal consiglio comunale di Eutalia Esposito ha generato un confronto politico in città tra le forze di opposizione. Pare che si stia lavorando già per le prossime elezioni. Come PD siete stati coinvolti?

La scelta della dottoressa Esposito di dimettersi dalla carica di consigliere comunale è una scelta del tutto personale e non dettata da motivazioni politiche. Noi come partito democratico abbiamo aperto un confronto con tutte le forze di opposizione da luglio del 2020, da quando si è insediata la mia segreteria. E’ da più di un anno quindi che come forze di opposizione ci confrontiamo sulle questioni che interessano la nostra città. Da forze di opposizione abbiamo elaborato più di un documento comune. Non ultimo quello in cui chiediamo un incontro ai Commissari Prefettizi. Non dimentichiamo che in questo momento Castellammare è sotto l’osservazione del Ministero dell’interno per eventuali infiltrazioni.

Cosa ne pensa di una coalizione che comprenda partiti di sinistra, liste civiche di centro, Italia Viva, parte di Forza Italia .. insomma di una lunga lista di civiche e partiti di varia estrazione messi insieme per contrastare alle prossime elezioni il sindaco Cimmino? Il PD sarebbe disposto a farne parte?

Partiamo dal presupposto che le coalizioni non si costruiscono a tavolino o in base ad alchimie magiche. Ne tantomeno si costruiscono contro qualcuno. Le coalizioni si costruiscono intorno ad un’idea comune di città da cui scaturisce un programma condiviso. Al Partito Democratico, come ho già avuto modo di dire, non interessano operazioni trasversali e papocchi, così come è successo in altre città, ne mai presteremo il fianco a guerre personali.

Su quali basi politiche state lavorando dopo il cambio alla guida del locale circolo? Il punto fermo del PD stabiese è sempre il consigliere comunale Francesco Iovino? E’ intorno a lui che si costruirà il futuro del partito o state guardando anche ad altre soluzioni?

Castellammare da un po’ di tempo a questa parte aspetta una politica adeguata ai suoi bisogni e alle sue ambizioni. C’è in campo, mi ripeto, da luglio del 2020, un nuovo gruppo dirigente fatto di giovani, di professionisti, di forze nuove che con me stanno lavorando per riallacciare i fili con il territorio, con i quartieri, con le forze sociali e lavorative, col mondo della scuola e del volontariato, con le parrocchie. Un partito vive e cresce se si misura col territorio e con la realtà su cui insiste. Il presente e il futuro del partito che rappresento come segretario è tra la gente. Il consigliere Iovino è parte integrante di questo percorso che tutti insieme stiamo portando avanti. Francesco è la nostra voce all’interno del Consiglio Comunale. Il luogo deputato a portare le istanze che giungono dalla città e a fare opposizione ai provvedimenti e alle scelte che non ci convincono ma anche a farsi parte propositiva e costruttiva nell’interesse di Castellammare. Occorre oggi più che mai restituire speranza e fiducia a questa città che ha bisogno di cambiare, di innovarsi, di crescere, abbandonando il provincialismo in cui si vuole relegarla. Diamo precedenza al futuro.

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