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Non ci sono più i motivi legati al lockdown per la pandemia Covid-19 a fermare gli ordini di demolizione delle abitazioni abusivamente costruite, e gli abbattimenti possono riprendere. Lo sottolinea la Cassazione avvertendo che "non sussistono allo stato ragioni ostative all'operatività della sanzione amministrativa accessoria" - la demolizione a carico del proprietario - alle condanne penali per abusi edilizi. Lo scrivono gli 'ermellini' nel verdetto che ha respinto il ricorso di una donna 54enne di Pozzuoli che ha invocato il Covid per non rispettare l'ordine di abbattere la casa delle vacanze costruita a Bacoli senza permesso.
“La sentenza della Cassazione che decide la ripresa della demolizione delle case abusive è una doccia gelata”. Lo dichiara il consigliere regionale Severino Nappi, capolista della Lega alla Camera dei deputati nel collegio Campania 1. “Mi sono impegnato come consigliere regionale per sanare questa ferita aperta da troppi anni e lo farò definitivamente in Parlamento quando saremo al Governo con l’aiuto del Partito. È assurdo pensare che, alla fine dell’emergenza Covid, migliaia di persone rischino di non avere una casa, buttata giù dalle ruspe. Non si buttano per strada famiglie che hanno dovuto fare abusi di necessità per vivere, per dare un tetto ai loro figli. Il governatore De Luca ha detto no alla proposta di condono avanzata dalla Lega fregandosene altamente di chi rischia di andare sotto i ponti. Stabilire l'abbattimento di una abitazione, come nel caso della signora di Pozzuoli e della sua casa a Bacoli, non può prescindere dalla considerazione che non tutti gli abusi sono uguali. Questa è una battaglia di civiltà che dobbiamo e vogliamo portare a termine”, conclude Nappi.
Grande successo per la prima edizione dell’evento enogastronomico “Bacco e Cerere” ospitato dalla comunità parrocchiale di Madonna delle Grazie. Numerose le personalità di rilievo che hanno preso parte alla manifestazione, tra cui il sindaco di Gragnano, Nello D’Auria, il primo cittadino di Santa Maria la Carità, Giosuè D’Amora, l’avvocato Francesco Bocchini, il “Baronetto di Posillipo” Gianni Improta e numerosi scrittori, giornalisti enogastronomici e archeologi. In questa suggestiva cornice gli chef stellati Nicola Somma ed Eustachio Cannavale hanno rivisitato un piatto dell’antica tradizione romana, lagane e ceci, che ha estasiato il palato dei numerosi visitatori. Un’esperienza, in grado di miscelare gusto, cultura e storia, assolutamente da ripetere.