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Viaggio nel Napoli Club Ferrara: una realtà ultradecennale nella capitale del Rinascimento

Il responsabile stampa e comunicazione Andrea Di Natale «Siamo un riferimento tra Emilia e Veneto, per far vivere ai tifosi azzurri una realtà bella e dinamica»

tempo di lettura: 10 min
di Giovanni Minieri
05/08/2024 17:22:01

Al cuore non si comanda, e quando c’è di mezzo la maglia azzurra tutto il resto passa in secondo piano. L’amore per il Napoli sa vincere tutte le distanze, ed in Emilia sono tanti i supporters che sono disposti a tutto, pur di cantare a squarciagola in tutti gli stadio dove la squadra guidata da Antonio Conte sarà presente. A oltre 600 km dal capoluogo campano, c’è un Club Napoli che ha appena festeggiato il suo primo decennale, in una città che trasuda cultura da ogni scorcio, tanto da guadagnarsi meritatamente l’appellativo di “Capitale del Rinascimento”. Parliamo ovviamente della splendida Ferrara, governata dagli Estensi per oltre 300 anni in cui l’hanno plasmata conferendole l’aspetto che ancora oggi si può ammirare estasiati. Già riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio Mondiale dell’Umanità, Ferrara si presenta come una città realmente a misura d’uomo, dove il tempo sembra fermarsi, lontano dai ritmi frenetici delle metropoli moderne. Tanti i monumenti ed gli eventi da non perdere nella “città delle biciclette” ben posizionata nella pianura emiliana, ma allo stesso tempo poco distante dal fiume Po e dal mare. In questo contesto si fa strada la passione per il Napoli, come ci spiega Andrea Di Natale, responsabile stampa e comunicazione del Club Napoli Ferrara.


Com’è nata l’idea di creare un Club Napoli a Ferrara?

“Il club è nato il 4 dicembre 2012, per volontà di un piccolo gruppo di napoletani di prima e seconda generazione. Tutto questo è stato possibile perché qui in città abbiamo tante persone nate a Ferrara, ma i cui genitori sono emigrati dal Sud. Dopo aver scoperto di essere vicini di casa o colleghi di lavoro, ma soprattutto tifosi del Napoli, han maturato la decisione di creare un Club che presenta un mix piuttosto eterogeneo di associati. Ci sono ferraresi di città e provincia, ma anche veneti della provincia di Rovigo. Ciò si spiega perché a Rovigo manca un Club Napoli, e città vicine come Occhiobello o Canaro contano su tanti supporters azzurri. In più abbiamo alcuni soci che, pur essendo distanti appena 50 km da Ferrara, sono di fatto residenti nel vicino Veneto. Il nostro Club, inizialmente, aveva la propria sede in una pizzeria, e come attività principale c’era il riunirsi in occasione degli incontri della nostra squadra del cuore. La spinta decisiva c’è stata con la promozione della Spal in Serie A, poiché nei primi anni l’unica possibilità di vedere il Napoli dal vivo, era quando giocava in trasferta al Dall’Ara di Bologna. Con l’avvento della squadra estense in massima serie, molta più gente iniziò inevitabilmente ad avvicinarsi, con la “scusa” di poter ammirare gli azzurri in città. Un ruolo decisivo giocò anche l’intraprendenza di un socio della prima ora come Vincenzo Russo, che assunse la carica di Presidente in un momento in cui il Club si trovava in difficoltà, dandosi molto da fare attraverso l’organizzazione di svariate attività. Iniziò dalla trasferta di Ferrara proseguendo poi con tante altre in giro per l’Italia, ma soprattutto in occasione di Spal-Napoli iniziò a pianificare la “Giornata Azzurra”. Si trattava sostanzialmente di un’attività molto simpatica, ma soprattutto aggregativa. Sapendo che ci sarebbero stati tanti Club Napoli in viaggio per vedere la partita al Mazza, Vincenzo Russo era solito un pranzo in un centro sociale cittadino, arrivando a radunare oltre 100 persone per una grande festa di sport. In alcune occasioni è stato presente anche il noto giornalista Carlo Alvino, che intervistava i tifosi all’esterno dello stadio, e che oggi è voce ufficiale delle amichevoli estive su One Football. Vincenzo Russo era una personalità vulcanica, e durante il periodo delle forti restrizioni dovute alla pandemia, inventò un format in diretta video su Instagram chiamato “Casa Napoli Club Ferrara: Voce ai Soci”, in cui intervenivano non solo i singoli soci, ma anche autorevoli firme della carta stampata come Umberto Chiariello, Italia Mele, Claudia Vivenzio e Peppe Iannicelli. Parteciparono anche volti noti della cultura come Nicola Corrado, così come un opinionista bolognese che noi abbiamo simpaticamente “adottato” come Gian Francesco Cardi.
Per coinvolgere quanto più possibile i soci, il Club Napoli Ferrara ha sempre organizzato un pranzo/cena in occasione del Santo Natale ed un altro per fine stagione, oltre ad una serie di aperitivi nel corso dell’anno. Come Club ci siamo sempre appoggiati ad un locale che ci ospitava in occasione dei nostri eventi. Inizialmente ci riunivamo presso il Collins Pub, che ci riservava sempre una sala in occasione delle partite del Napoli. Nel momento in cui il Collins è stato costretto a chiudere temporaneamente i battenti per motivi logistici, abbiamo vissuto l’anno dello Scudetto in un bar chiamato Lo Spallino. Come è facile intuire dal nome, si trattava del locale storico in cui venivano trasmesse tutte le gare di campionato della Spal. Il bar disponeva di due sale, ed in caso di contemporaneità, ci riservava quella più piccola per vedere il Napoli. Dopo poche giornate, a causa della forte affluenza di persone, ha dovuto invertire le sale dando a noi quella più grande, mentre quelle piccola iniziava ad essere utilizzata dai pochi tifosi della Spal che si presentavano al locale. Nell’anno dello Scudetto sempre più curiosi venivano a seguire le partite, e nella famosa notte di Udine era tutto sold-out, anche grazie a tantissime persone che si avvicinavano per curiosità, pur non essendo tifosi del Napoli. Dall’ultima stagione, siamo ospiti del socio Gaetano Gigliofiorito, per la visione delle gare per i soci del Club. Tra le attività svolte che ci stanno particolarmente a cuore, c’è quella del 18 dicembre 2022, quando in occasione del nostro primo decennale, abbiamo messo su una giornata molto particolare. C’è stato un pranzo all’Osteria “La Compagnia”, un locale in centro a Ferrara di proprietà del nostro socio Sergio Varriale. Poi, nel pomeriggio, in concomitanza con la finale dei Mondiali tra Francia e Argentina, nella Sala Estense è stato proposto lo spettacolo “Tra l’Inferno e il Cielo”, che il nostro socio e artista Giuseppe Tretola aveva già proposto in passato, ma in forma privata. Per la nostra ricorrenza è stata proposta una versione rivisitata, coinvolgendo anche lo stesso Sergio Varriale (artista per passione) e Lello Farina (un altro socio del Club Napoli Ferrara, che nel tempo libero si dedica alla passione per il canto). La Sala Estense, la cui capacità è di circa 200 persona, era completamente esaurita in ogni ordine di posto. Tutto il ricavato è stato poi donato alla Sezione di Ferrara dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti.
Un’altra chicca è stata realizzata quando il Napoli ha portato a casa il Terzo Scudetto. Abbiamo infatti realizzato una pubblicazione denominata “Napoli Campione: Fantasie Tricolori”, custodita gelosamente nelle case di tutti i soci del Club Napoli Ferrara. Si tratta infatti di una raccolta di poesie e pensieri liberi, messi giù spontaneamente da tutti i soci per celebrare gli azzurri appena saliti sul tetto d’Italia.
Appuntamento che non può mai mancare, è il pranzo di fine stagione che siamo soliti organizzare al Giardino di Mattia. In occasione di quello post-Scudetto siamo riusciti a riunire oltre 100 persone, mentre in passato sono stati presenti celebrità legate al mondo Napoli come Stefan Schwoch, Eraldo Pecci, David Sesa oppure Ruben Buriani che abita dalle nostre parti.
La carica di presidente è stata ricoperta da Vincenzo Russo fino al 2022, mentre attualmente l’incarico è svolto da Vicenzo Mancino.  

Quanti soci avete, e quali sono le attività  in programma per questa nuova annata sportiva?

“Abbiamo circa 120 soci, con quote differenziate tra uomini, donne e bambini. Il nostro Club è stato presente a Dimaro in piccoli gruppetti sia nel primo che nel secondo week-end. Ci avviciniamo anche allo start della nuova stagione, per cui compatibilmente con gli impegni familiari e lavorativi, siamo impegnati nell’organizzazione delle trasferte per non far mancare il sostegno alla nostra squadra del cuore. Durante le festività natalizie o pasquali, alcuni soci cercano di cogliere l’occasione del rientro temporaneo a casa, per vivere l’atmosfera del Maradona visto che fortunatamente il calcio non si ferma in quel periodo. Come attività sociali organizziamo con regolarità aperitivi, pranzi o cene per i nostri associati, così da rafforzare i rapporti umani e far vivere a tutti una realtà bella e dinamica.  Siamo associati a U.A.N.M. (Unione Azzurra Nel Mondo) fin dalla sua costituzione, e cerchiamo di essere presenti a raduni ed iniziative vicine alla nostra area di residenza”.

Che idea di sei fatto sul nuovo Napoli targato Conte, alla luce dei due ritiri a Dimaro e Castel di Sangro?

“Secondo me il Napoli, senza il peso delle coppe europee, può arrivare tranquillamente tra le prime 4 del campionato. Le amichevoli lasciano il tempo che trovano, ma ascoltando le conferenze di Antonio Conte, percepisco sicurezza in ciò che vuole fare, avendo imposto il suo stile e la sua personalità. Fondamentale è a mio parere la presenza di Lele Oriali: una figura di spessore che mancava in società per coordinare lo staff e dare un supporto importante al mister Conte. Ritengo che con il nuovo allenatore ci siano tutte le carte in regola per aprire un ciclo, e nel giro di qualche anno tornare a vincere qualcosa di importante. Sono curioso di vedere la prima partita ufficiale contro il Modena, per vedere finalmente all’opera un allenatore con tante idee interessanti e innovative. Vedo tanto entusiasmo nei soci del nostro Club, e sono convinto che la squadra possa tornare a far vivere a tutti momenti davvero magici”.

Quali sono i posti che consigli di visitare ai tifosi azzurri di passaggio a Ferrara?

“La città estense è davvero bella, seppur sottovalutata dai mezzi di informazione. Il centro storico è molto caratteristico, e può essere visitato facilmente a piedi. Si può partire dalla Cattedrale di San Giorgio che è la chiesa principale della città, proseguire per Piazza Trento e Trieste, fino ad arrivare al Palazzo Municipale che fu la prima dimora degli Estensi, e che oggi rappresenta la sede della casa comunale. A pochi passi c’è il Castello Estense, che nasce come fortezza militare per poi diventare reggia signorile diventando inevitabilmente tra i monumenti più rappresentativi della città. Una particolarità di Ferrara, è quella di essere tra le poche città italiane il cui centro storico risulta circondato da mura. Furono iniziate nel VI secolo, e quelle che possiamo ammirare oggi sono integre e percorribili a piedi o in bicicletta. Ferrara è appunto denominata “la città delle biciclette”, dal momento che la percentuale di utilizzo di questo mezzo è tra le più alte in Europa, e superiore ad esempio a città come Amsterdam o Copenaghen. Splendida è anche la semicircolare Piazza Ariostea, dove ogni anno (a fine maggio) si corre il Palio di Ferrara. La città è divisa in 4 contrade e altrettanti rioni, e ci sono sfilate con musici e sbandieratori che precedono il Palio vero e proprio, capace di attirare oltre 10.000 persone. Famoso è anche il Carnevale di Ferrara, così come il Summer Festival, rassegna musicale che quest’anno ha ospitato artisti del calibro di Annalisa, Ligabue o I Pooh. Si può andare alla scoperta della città estense sulle orme del poeta Ludovico Ariosto che è nato proprio a Ferrara, mentre Giorgio Bassani (autore del romanzo “Il Giardino dei Finzi-Contini) è sepolto nel cimitero monumentale della Certosa di Ferrara come Michelangelo Antonioni”.

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