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Verso Torino-Napoli. Mister Conte in conferenza stampa: «Ci attendono 7 partite in 22 giorni, e avremo bisogno di tutti»

«Portare lo Scudetto sul petto significa essere il bersaglio di ogni squadra, non solo del Torino che affrontiamo domani»

tempo di lettura: 4 min
di Giovanni Minieri
17/10/2025 20:13:03

Foto: Gennaro Di Rosa

Alla vigilia della sfida contro il Torino, Antonio Conte ha analizzato la situazione del Napoli dopo la sosta per le nazionali:

IL PUNTO SUGLI INFORTUNATI

“Abbiamo ritrovato i giocatori rientrati dagli impegni con le rispettive selezioni. La maggior parte ha disputato entrambe le partite, quindi ora serve equilibrio nel modulare allenamenti e recupero, per arrivare pronti alla gara. Buongiorno è tornato in gruppo da diversi giorni, si è allenato con continuità ed è pienamente recuperato. Politano si è unito alla squadra, mentre Rrahmani prosegue bene nel suo percorso di recupero, così come Lobotka che ha iniziato la sua riabilitazione. L’obiettivo è capire come reagiremo in questo ciclo di sette partite in ventidue giorni: ci sarà inevitabilmente un grande dispendio di energie, e per questo avremo bisogno del contributo di tutti.”

DUE CERTEZZE TATTICHE, MA GRANDE FLESSIBILITÀ

Il tecnico azzurro ha poi chiarito la questione legata al modulo:

“Il nostro sistema di riferimento resta un 4-3-3, che può variare a seconda delle situazioni: a volte più classico con due esterni, altre con un’ala e un centrocampista in più. Capisco che dall’esterno possa sembrare complicato, perché il calcio va interpretato in due fasi – difensiva e offensiva – e in ognuna le posizioni cambiano. Al di là delle definizioni, abbiamo due strutture tattiche ben precise, su cui basiamo il nostro lavoro. Lo abbiamo dimostrato anche recentemente: contro lo Sporting siamo partiti con quattro centrocampisti, poi siamo passati al 4-3-3 e abbiamo vinto; con il Genoa, invece, l’abbiamo ribaltata al contrario. Dipende sempre dalle situazioni, ma l’identità è chiara e costruita su basi solide.”

AFFRONTARE IL NAPOLI È UNA MOTIVAZIONE EXTRA PER TUTTI

Conte ha parlato anche della difficoltà della gara di domani:

“Non solo il Torino, ma chiunque affronti il Napoli, gioca sempre con un’intensità speciale. Portare lo Scudetto sul petto significa essere il bersaglio di tutti: ogni avversario vuole superarti, fare l’impresa. Mi aspetto quindi una gara tosta. Conosco bene l’ambiente torinese, ci ho vissuto e quando ero libero andavo spesso a vedere le loro partite. È una squadra con storia, tradizione e un ottimo allenatore. L’anno scorso la Lazio ci mise in difficoltà, domani sarà un’altra sfida complicata.”

NERES UNA GARANZIA, LANG SI STA INSERENDO 

Il mister ha poi fatto il punto sui singoli:

“Neres è un giocatore che conosco molto bene: non deve dimostrarmi nulla, l’anno scorso è stato fondamentale per la conquista dello Scudetto. Lang, invece, sta lavorando per integrarsi al meglio, sta capendo le nostre richieste sia individuali che collettive. È un ragazzo serio, che si impegna tanto e avrà le sue occasioni. Serve pazienza, da parte loro ma anche mia” 

FIDUCIA TOTALE IN GILMOUR

Conte ha speso parole di fiducia anche per chi prenderà il posto di Lobotka:


“L’anno scorso, quando Lobotka ebbe un problema, Gilmour lo sostituì in modo egregio. Ho piena fiducia nello scozzese, che quando chiamato in causa si fa sempre trovare pronto. Le caratteristiche sono molto simili, lo abbiamo preso proprio per questo. Trovare un altro come Lobotka non è facile: gli altri centrocampisti hanno profili diversi, non sono veri play, ma in caso di necessità sapremo adattarci. Speriamo comunque di non doverlo fare.”

MCTOMINAY ORA È UN GIOCATORE OSSERVATO SPECIALE

Infine, un passaggio su McTominay e sulla sua evoluzione:

“È molto semplice: l’anno scorso era un outsider, arrivava dallo United in cerca di riscatto e ha stupito tutti. Oggi il suo status è cambiato: è stato il miglior giocatore del campionato, e ora riceve attenzioni diverse. Gli avversari preparano le partite anche in funzione sua, con marcature e accorgimenti specifici. È naturale che venga visto in modo diverso, ma resta un calciatore che sa adattarsi a ogni sistema e situazione.”

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