Foto: Gennaro Di Rosa
Torna finalmente a parlare il campo, e non c’è cosa più bella nel preparare una gara che vedere la propria squadra sempre in vetta alla classifica. Il Napoli di Antonio Conte, dopo aver ritrovato la vittoria superando la Roma con un gol da urlo di Romelu Lukaku, non vuole fermarsi e domenica pomeriggio viaggerà a Torino (sponda granata) per difendere la leadership in Serie A. Le 4 inseguitrici non mollano, ma gli azzurri hanno dimostrato di saper gestire la pressione, giocando con personalità e concretezza anche quando il calendario li costringe a scendere sul rettangolo verde dopo le squadre rivali.
Da Torino a Torino. Se nella stagione dello Scudetto lo 0-4 firmato Osimhen (doppietta), Kvara e Ndombelé chiudeva nel cassetto la scaramanzia e proiettava il Napoli verso la storia, il 3-0 dello scorso campionato datato 7 gennaio 2024 apriva tante crepe in un periodo ricco di alti e bassi.
Aprendo però un flashback nella memoria, l’ultima rete che stroncava definitivamente i partenopei su palla inattiva aveva nome e cognome altisonante: Alessandro Buongiorno. Torino-Napoli sarà ovviamente la partita del sontuoso difensore, capace di formare con Rrahmani una coppia centrale imperforabile, con sole 9 reti incassate dagli azzurri in tutte le competizioni. Tanta roba. Tantissima roba, considerando che 6 gol sui 9 complessivi, sono quelli subiti in 2 gare disgraziate contro Hellas Verona e Atalanta. Buongiorno è il grande ex amatissimo dai suoi tifosi che avrebbero fatto l’impossibile per trattenerlo all’ombra della Mole. Testa sulle spalle: laurea in Economia Aziendale in attesa di chiudere il ciclo con la magistrale, e uomo di valori e principi come pochi nel calcio attuale. Lui che, nato e cresciuto nel Toro, ha rifiutato seccamente la Juve per non tradire sé stesso e la sua gente.
Buongiorno sarà ovviamente il titolare inamovibile di uno Starting XI che dovrebbe essere il medesimo che ha fatto bottino pieno contro la Roma. Insieme all’ex della gara agirà Rrahmani a difesa di Meret, con Di Lorenzo e Olivera sulla corsie basse esterne. Lobotka in regia supportato dalla fisicità di McTominay e Anguissa. Quindi il devastante Big Rom al centro dell’attacco con Kvaratshelia (in vantaggio su David Neres) e Politano come ali del tridente. Tutti disponibili per mister Antonio Conte, eccezion fatta per Mazzocchi uscito malconcio dal Derby del Sole.
Il Toro di Vanoli (artefice della promozione in massima serie del Venezia) ha vissuto una prima parte di stagione sulle montagne russe. Dopo essere stato addirittura in testa alla classifica in avvio di stagione, c’è stato un brusco calo di rendimento con appena 4 punti raccolti nelle ultime 8 gare. Il tecnico granata è costretto a fare di necessità virtù a causa di un’infermeria piuttosto piena. Coco perno centrale del 3-5-2, con Walukiewicz e Masina a fungere da braccetti a difesa di Milinkovic-Savic. Out ancora Ilic in mediana, spazio a Vlasic e Gineitis mezzali, con Ricci a dirigere le operazioni, e Pedesen con Lazaro quinti a tutta fascia. Davanti pesa tanto l’assenza dell’ex Duvan Zapata, con la coppia d’attacco verosimilmente formata da Sanabria e Che Adams.
TORINO-NAPOLI (PROBABILI FORMAZIONI)
TORINO (3-5-2) Milinkovic-Savic; Walukiewicz, Coco, Masina; Pedersen, Gineitis, Ricci, Vlasic, Lazaro; Adams, Sanabria. All: P. Vanoli.
NAPOLI (4-3-3) Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Olivera; Anguissa, Lobotka, McTominay; Politano, Lukaku, Kvaratskhelia. All: A. Conte
«Questa vittoria ci restituisce leggerezza, questi 22 punti rappresentano un sogno» spiega il tecnico. «Prima della partita avevamo stretto un patto con i tifosi della Curva Sud, volevamo vincere per Castellammare. Dedico questi 3 punti a mia moglie, così evito di farle il regalo di compleanno»