Foto: Gennaro Di Rosa
San Siro si prepara a una serata di grande calcio. Milan e Napoli si sfidano in un incrocio che negli ultimi anni ha spesso avuto un sapore sepciale, tra ambizioni di vertice e rivalità crescenti. I rossoneri cercano continuità davanti al proprio pubblico, mentre gli azzurri puntano a confermare segnali di solidità e a raccogliere punti pesanti in trasferta.
La gara arriva in un momento in cui entrambe le squadre cercano equilibrio e ritmo dopo le prime quattro giornate di campionato. Tradizione, prestigio e qualità non mancano: due società con un passato glorioso e giocatori capaci di decidere la partita in ogni momento. Per il Napoli, guidato da Antonio Conte, sarà anche un banco di prova in uno degli stadi più iconici del calcio italiano, contro un avversario che rappresenta un termometro delle reali ambizioni di chi vuole conquistare qualcosa di importante.
Alla vigilia della trasferta di San Siro contro il Milan, Antonio Conte ha fatto il punto della situazione in conferenza stampa.
Big Match a San Siro
«Quando affronti squadre come Milan, Inter o Juventus parliamo sempre di big match. Hanno storia, tradizione e lottano ogni anno per gli obiettivi più importanti. Rispettiamo tutti, dalle grandi alle matricole, ma sappiamo che a San Siro sarà una vetrina importante per i ragazzi».
La Forza degli Scontri Diretti
Il tecnico ha poi ricordato la scorsa stagione: «Siamo stati bravi a non perdere gli scontri diretti, a restare sempre in partita. Alla fine contano i punti, ma giocare in certi stadi contro club così, porta una valore aggiunto».
Difesa in Allarme
Sulle condizioni della squadra Conte non ha nascosto le difficoltà: «Non è stata una settimana fortunata. Rrahmani e Buongiorno non saranno a disposizione e abbiamo avuto anche altri problemi. In una stagione gli imprevisti arrivano, spesso insieme: sta a noi trovare soluzioni e fare il meglio».
Focus sulla Partita
Nessuna etichetta di favorita: «L’anno scorso siamo arrivati decimi, fuori dalle coppe e con difficoltà note. Parlare di noi come favoriti era folle. Milan, Inter e Juve hanno storia, ingaggi e valore patrimoniale che parlano da soli. A me interessa solo concentrarmi sulla partita, non sui pronostici».
Scudetto? Troppo Presto
Lo sguardo è al campo e alla lunga durata del campionato: «È la quinta giornata, è presto per trarre conclusioni. Ognuno proverà a fare il massimo, una vincerà lo scudetto e le altre si contenderanno l’Europa. Vedo equilibrio e servirà almeno un girone per capire davvero i valori».
De Bruyne, l’Uomo in Più
Infine, un passaggio su De Bruyne: «Kevin ha lasciato il City dopo tanti anni e si è trovato a confrontarsi con un nuovo campionato, cambiando città, contesto, clima e abitudini. È un ragazzo serio e professionale, sta dimostrando il suo valore in campo e ci sta dando un contributo importante. Come sempre, però, il nostro obiettivo resta quello di lavorare costantemente per crescere e migliorare».
«I giovani talvolta pagano l'inesperienza, espulsione formativa per Cacciamani. Nel secondo tempo ci siamo abbassati troppo presto, avremmo potuto gestire il pallone con maggiore intelligenza»