Napoli Calcio
shareCONDIVIDI

Sampdoria-Napoli: le ultime dai ritiri. Umori a confronto in vista di Marassi

Sarà la gara domenicale delle 18.00 dove blucerchiati e azzurri si contenderanno la posta in palio.

tempo di lettura: 6 min
di Antonio Ingenito
07/01/2023 10:45:08

Sampdoria-Napoli è alle porte. Domenica 8 Gennaio, alle ore 18.00, il signor Abisso di Palermo, coadiuvato dagli assistenti Bercigli di Firenze e Cecconi di Empoli, darà il via alla contesa sul prato di Marassi. La 17esima giornata di campionato vedrà sfidarsi due compagini che giungono alla partita con situazioni di classifica, sensazioni e motivazioni totalmente opposte. I padroni di casa, infatti,  sono coinvolti in pieno nella lotta per non retrocedere, occupando per il momento la terz’ultima posizione, che li vede, dunque, al diciottesimo posto e con appena 9 punti conquistati nelle precedenti 16 sfide. I dati della Samp sono impetuosi: due soli successi ( di cui il primo ottenuto solo all’undicesima giornata), tre pareggi e ben undici sconfitte. Ma non solo: con appena 8 reti messe a segno, il Doria si fregia ( si fa per dire) d’essere il peggior attacco della serie A fino ad ora. Gabbiadini e Đuričić, 4 goal in due con 2 goal segnati a testa, sono i top scorer della squadra, avendo realizzato, da soli, la metà delle reti della Samp ( goal peraltro decisivi a conquistare 4 dei 9 punti attuali dei blucerchiati). Il reparto difensivo, d’altra parte, non registra numeri chissà quanto più rasserenanti: con ben 28 reti subite in 16 sfide, la Samp ha la seconda peggiore difesa della serie A, condividendo quest’altro amaro dato a pari merito con lo Spezia ( peggio delle due liguri ha fatto solo l’Hellas Verona, che di goal finora ne ha presi 30 ed è ultimo in classifica). Il peggior attacco del campionato sfida, dunque, il migliore, visto che il reparto avanzato azzurro, con 37 goal, è stato quello ad andare più a segno di tutti; la difesa, che di reti incassate ne conta 13, è assieme a quella della Lazio la seconda più affidabile del torneo, dietro solo alla granitica retroguardia della Juventus, che è riuscita a subire, a sua volta, appena 7 reti. Vista coi numeri, insomma, sembrerebbe doverne derivare un match dall’esito scontato: tuttavia questa ci sembra una conclusione fin troppo semplicistica. Le ragioni vanno ricercate nel momento recente del Napoli, che nelle prime 15 giornate è stata sì l’autentica schiacciasassi della serie A, ma che al contempo, già nelle amichevoli casalinghe contro Villareal e Lilla, aveva evidenziato uno stato di forma ancora appannato in molti suoi effettivi. Campanelli d’allarme che già tantissimi supporter azzurri si erano affrettati a richiamare sui social e che peraltro sembrano esser stati pienamente confermati dalla prestazione del Napoli a San Siro contro l’Inter. Più che la sconfitta, contro i rivali meneghini, è stata la performance nel suo complesso a risultare, se non preoccupante, quantomeno meritevole di successivi e più accorti approfondimenti: il Napoli è parso infatti appesantito e opaco e solo alcuni riflessi di Meret, uniti ad errori degli avanti nerazzurri, hanno evitato che il passivo al Meazza risultasse ancor più ampio. Di contro, il reparto offensivo è parso balbettante e inconcludente, peraltro mal supportato da un centrocampo sì ben imbrigliato dagli uomini di Simone Inzaghi, ma senz’altro sembrato in una forma atletica ancora tutta da rivedere ( Anguissa e Zielinski su tutti). I segnali più rosei si son visti in difesa, dove Kim e Oliveira hanno brillato, avendo invece faticato un Rrahmani al rientro ( dopo l’infortunio occorsogli a Cremona ad inizio Ottobre scorso) e capitan Di Lorenzo, non alla sua migliore partita in maglia azzurra.

Da sottolineare invece l’impatto che, a San Siro, hanno avuto alcuni subentranti: su tutti registriamo le prestazioni di un frizzante Elmas e di un vivacissimo Ndombelè, che forse avrebbero meritato di avere a disposizione un minutaggio più ampio, soprattutto alla luce delle attuali condizioni di chi, al loro posto, ha giocato per i 2/3 di gara. La sconfitta di Milano, lungi dal voler cercare sterili alibi, è apparsa, all’unanimità, meritata e inappellabile. La vigoria dell’Inter, unita a una gara impostata sull’atavico quanto sempre efficace sistema del “difesa e contropiede”, ha fruttato, per i nerazzurri, 3 punti preziosissimi, che hanno consentito loro di non dire ancora addio ( non del tutto, almeno) alle residue speranze di rientrare in lotta tricolore. Sconfitta che invece pesa sul gruppone del Napoli che, alla prima partita del 2023, vede già rimpicciolire il vantaggio sulle rivali: ora, un Milan essenziale ma ancora non domato, segue al secondo posto con 5 punti in meno rispetto alla capolista. Che resta ancora saldamente il Napoli ma con l’esigenza di rialzare la testa. E soprattutto di dare un segnale. Forte, netto, inequivocabile. Vincere a Marassi non significherebbe soltanto riconquistare la vittoria e portare 3 punti all’ombra del Vesuvio ma far capire, a chi insegue, che la sconfitta contro l’Inter è stato un mero incidente di percorso e poco più. Dovesse invece proseguire l’astinenza dal successo, le conseguenze potrebbero aprire scenari ancora inesplorati e assai pericolosi: non soltanto il vantaggio cumulato con 15 giornate di dominio potrebbe ulteriormente assottigliarsi ma un eventuale segnale di riconfermata debolezza sarebbe utile a ringalluzzire avversari che, fino a questo punto, hanno dovuto subire inermi la poderosa avanzata del Napoli e che ora, in virtù di un altro passo falso, potrebbero ritrovare una fiducia impronosticabile, fino a una partita fa. Del resto, la Samp avrà ben poca voglia di recitare la parte della vittima sacrificale, tanto più che il successo di Sassuolo, che ha fatto riassaporare il gusto della vittoria in casa doriana, tiene i blucerchiati ancora in corsa, sulla linea di galleggiamento che li vede in lotta per una salvezza, obiettivamente, ancora molto difficile da preconizzare realisticamente. Però si sa, il calcio è fatto di momenti e di emozioni che possono totalmente ribaltarsi da una partita all’altra, sovvertendo numeri, statistiche, pronostici e probabilità.

Sampdoria-Napoli, dati alla mano, dovrebbe avere poca storia ma la Samp farà di tutto per zittire chi la dà per morta. Tanto più che sulla sua panchina siede quel Dejan Stankovic, che fu allievo e figlioccio di Sinisa Mihaijlovic, recentemente volato al cielo. Al maestro Sinisa, l’allievo Dejan, ha dedicato il 2-1 al Mapei Stadium, che ha permesso alla Samp di coltivare ancora flebili ma vitali speranze. Con gli occhi gonfi di gioia, mista a sincera commozione, Stankovic ha mirato il cielo. Un ponte che unisce il terreno al mistico. Il calcio a ciò che è assai più che solo un pallone che rotola. E’ alla disperazione che la Samp fa affidamento, per sovvertire un finale che le statistiche vorrebbero già scritto. La fotografia sono gli occhi umidi di Dejan che mirano il cielo nuvoloso di Sassuolo. Momento mistico che sembra quasi suggerire una preghiera, che sa di piccolo miracolo sportivo: salvare la Samp. Spalletti, però, ha ben altre idee: vuole che la Milano nerazzurra diventi presto, prestissimo, solo un ricordo sbiadito. Nel frattempo, Samp-Napoli, si gioca anche sul fronte mercato: Bartosz Bereszynski, laterale polacco, pare ormai prossimo a vestire la casacca azzurra, mentre Alessandro Zanoli dovrebbe trasferirsi a Genova blucerchiata. Pare questione di ore, pure, il ritorno di Contini come terzo portiere, in attesa di conoscere il destino di Salvatore Sirigu.

Video
play button

Verso Brescia - Juve Stabia. Conferenza stampa di mister Guido Pagliuca

Il tecnico delle vespe entusiasta per la qualificazione ai Play Off, ma avverte: «Il focus è sul presente. America? È il viaggio che conta. Buglio? L'infortunio è meno grave del previsto, è un giocatore essenziale per noi.»

03/05/2025
share
play button

Juve Stabia - Catanzaro 2-0 Pagliuca. «Dobbiamo focalizzarci sul viaggio verso l'America»

01/05/2025
share
play button

Castellammare - Il primo maggio nel ricordo di Carmine Parlato

01/05/2025
share
play button

Verso Juve Stabia - Catanzaro. Conferenza stampa di mister Guido Pagliuca

30/04/2025
share
Tutti i video >
Napoli Calcio







Mostra altre


keyboard_arrow_upTORNA SU
Seguici