A difesa del primato. Il Napoli scende in campo al Maradona per difendere la leadership dagli attacchi di Inter, Atalanta e Fiorentina: tutte vittoriose rispettivamente su Verona, Parma e Como.
Gli uomini di Antonio Conte vogliono ritrovare il gusto saporito del successo, dopo aver raccolto soltanto 1 punti nelle sfide contro Atalanta e Inter prima della sosta. Il catino di Fuorigrotta (rigorosamente sold-out) è pronto a ruggire e ripartire dalle 7 vittorie di fila ottenute in tutte le competizioni prima del sorprendente 0-3 rimediato nella sfida contro gli orobici.
Confermatissimo l’undici della squadra padrona di cosa, con l’unica (parziale) novità racchiusa del rientro del metronomo Lobotka che va a riprendersi il posto davanti alla difesa, affiancato da Anguissa e McTominay. Davanti a Meret la coppia centrale Rrahmani/Buongiorno, con Di Lorenzo e Olivera (che vince il ballottaggio con Spinazzola) sulle corsie esterne basse. Tanta attesa per l’ex Lukaku al centro dell’attacco, supportato da Politano e Kvaratskhelia.
Il Ranieri-ter in giallorosso inizia con un raccolto 4-4-1-1 con Dovbyk riferimento offensivo e l’acciaccato Dybala che parte inizialmente dalla panchina.
I numeri sorridono al roster partenopeo, imbattuto nelle ultime 6 gare casalinghe contro la Roma, che non vince all’ombra del Vesuvio addirittura dal 2-4 datato 3 marzo 2018 con Di Francesco sulla panchina capitolina. Da allora il Napoli ha ottenuto 3 successi e 3 pareggi, compreso il 2-2 dell’ultimo campionato con Olivera e Osimhen a ribaltare l’iniziale vantaggio giallorosso firmato da Dybala, prima del guizzo in extremis di Abraham a fissare il risultato sul 2-2.
Pronti via, ed è subito grande occasione per il Napoli: cross di capitan Di Lorenzo dalla fascia destra, Kvaratskhelia salta tutto solo sul palo più lontano ma coglie soltanto l’esterno della rete. Non si fa attendere la replica della Roma: Mancini trova il muro della retroguardia partenopea, la seconda palla è preda di Pellegrini che spara direttamente in Curva A. Al 9’ azione prolungata degli azzurri: Lukaku, spalle alla porta, libera di tacco McTominay che non inquadra lo specchio della porta. Poco dopo Politano fa la classica giocata che è sempre più suo marchio di fabbrica: parte da destra, rientra sul mancino per poi scoccare una traiettoria a giro che sfiora la trasversale. Al 16’ Kvara punta e supera El Shaarawy, suggerimento verso Politano ma c’è Svilar in uscita a metterci una pezza. Passano soltanto pochi giri di lancette e Kvartaskhelia ubriaca nuovamente El Shaarawy con una serie di finte, spiovente teso che scavalca Lukaku, con N’Dicka a mettere oltre la linea di fondo per non correre rischi. Pisilli scalda i guantoni di Meret con una potente conclusione centrale dai 30 metri. Svilar salva ancora la Roma su una rasoiata di McTominay da posizione defilata, poi il belga-serbo si immola su Lukaku da distanza ravvicinata. I partenopei si fanno vedere anche su palla inattiva, con Rrahmani che gira di testa un corner di Politano senza trovare la porta. Al 36’ Anguissa è sontuoso in fase difensiva, intercettando un pallone velenoso verso Dovbyk e mettendo fine ad una transizione pericolosissima. Al 39’ Lukaku si guadagna un calcio di punizione (e giallo per N’Dicka) dai 30 metri: batte Kvaratskhelia ma la sfera finisce altissima e ben lontana dai pali difesi da Svilar. Al 42’ Anguissa imbuca per capitan Di Lorenzo, assist invitante verso Kvaratskhelia, ma El Shaarawy salva i suoi in tuffo.
Subito doppio cambio all’uscita dagli spogliatoi per Ranieri: Hummels e Baldanzi per El Shaarawy e Pellegrini, con la Roma che cambia anche assetto tattico passando al 3-5-2.
La prima azione degna di nota della ripresa è di marca partenopea: Kvara chiude l’uno-due con Lobotka sugli sviluppi di un angolo, parabola arcuata per Lukaku, che gira di testa completamente dimenticato dalla difesa giallorossa e palla di pochissimo larga a Svilar battuto. Al 54’ il Napoli sblocca la partita: Kvaratskhelia pennella da sinistra verso destra, irrompe capitan Di Lorenzo che anticipa di petto Angeliño e si invola verso la linea di fondo. Il terzino azzurro mette dietro per Lukaku, che beffa Hummels e deposita la sfera alle spalle di Svilar. 5° gol stagionale per Big Rom, pesantissimo come quello a San Siro contro il Milan. Il clima tra i giocatori azzurri è euforico, cala un attimo il livello di attenzione e la Roma rischia di rientrate: Angeliño serve Baldanzi a rimorchio, che completamente solo all’interno dell’area piccola grazia Meret calciando alle stelle. Il Napoli accusa il colpo, e rischia ancora su palla inattiva con Dovbyk che di testa sovrasta McTominay e centra in pieno la traversa. Dentro David Neres per Kvaratskhelia, poi spazio anche a Simeona, Mazzocchi e Folorunsho. Gli uomini di Antonio Conte abbassano un po’ il baricentro pensando ad amministrare il risultato, per poi provare a colpire nel momento in cui si presenti l’occasione propizia. Imbucata di David Meres per Mazzocchi, arcobaleno per Folorunsho che strozza l’inzuccata e spreca la ghiotta chance per il raddoppio. L’ex centrocampista del Verona entra molto carico, ed in pochi minuti si guadagna l’ovazione del Mardona: prima in pressione alta su Angeliño, poi guadagnandosi un preziosissimo fallo a centrocampo con conseguente ammonizione di Cristante. La Roma spinge e trova l’esterno della rete con Dovbyk ma l’arbitro invalida tutto per off-side, quindi in pieno recupero David Neres va vicinissimo la raddoppio. L’attaccante brasiliano riceve da rimessa laterale, dialoga stretto con Simeone e va via verso la porta: sinistro a giro sontuoso e palla che esce di un nulla alla destra di Svilar.
Dopo 3 minuti di recupero, l’arbitro Massa fischia la fine, ed il Napoli si riprende meritatamente la testa della classifica.
NAPOLI – ROMA 1-0
Rete: 9’ st Lukaku
NAPOLI (4-3-3) Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Olivera; Anguissa (41’ st Folorunsho), Lobotka, McTominay; Politano (41’ st Mazzocchi), Lukaku (34’ st Simeone), Kvaratskhelia (22’ st David Neres). All: A. Conte
ROMA (4-4-1-1) Svilar; Celik (33’ st Abdulhamid), Mancini (43’ st Dybala), N’Dicka, Angeliño; El Shaarawy (1’ st Hummels), Koné, Cristante, Pisilli (33’ st Dahl); Pellegrini (1’ st Baldanzi), Dovbyk. All: C. Ranieri
Arbitro: Davide Massa della Sezione AIA di Imperia
Note: Ammoniti: Ndicka (R), Pisilli (R), Cristante (R). Corner: 8-2. Recupero: 0’ pt, 3’ st.
«Questa vittoria ci restituisce leggerezza, questi 22 punti rappresentano un sogno» spiega il tecnico. «Prima della partita avevamo stretto un patto con i tifosi della Curva Sud, volevamo vincere per Castellammare. Dedico questi 3 punti a mia moglie, così evito di farle il regalo di compleanno»