Foto: Ssc Napoli
Noa Lang si è finalmente vestito d’azzurro. L’esterno olandese, nuovo acquisto del Napoli, ha raccontato le sue prime impressioni davanti ai cronisti in quel di Dimaro, lasciando intravedere una personalità forte e ambiziosa. Il suo arrivo, atteso da tempo, è frutto di una trattativa già iniziata diversi mesi fa.
“C’era stato un primo contatto nel corso dell'ultima sessione invernale di mercato. Mi avrebbe fatto piacere vestire già i colori azzurri, ma il PSV si era opposto fermamente alla mia cessione. Il Napoli, però, non ha mai mollato la presa. Quando l’interesse si è riacceso, ho fatto di tutto per favorire l’operazione. Parlavo ogni giorno con il mio agente, volevo sapere solo una cosa: se si stava avvicinando la fumata bianca. Ora che sono qui, sono davvero felice.”
Lang si descrive come un giocatore capace di accendere la fantasia del pubblico.
“Mi piace dribblare, creare superiorità. Sono uno di quei calciatori che il tifoso ama venire ad ammirare allo stadio. Quando ho la palla tra i piedi, so già che il pubblico si aspetta qualcosa.”
I primi giorni di lavoro, però, hanno già lasciato il segno.
“La prima parola che ho imparato in italiano è ‘stanco’. Qui gli allenamenti sono durissimi, molto più fisici rispetto a quelli in Olanda, dove si lavora di più con il pallone. Ma è giusto così. Voglio uscire dalla mia comfort zone: crescere e diventare un calciatore più completo.”
Lang ha subito percepito la differenza tra Napoli e le realtà calcistiche che ha vissuto in passato. La passione della piazza è ineguagliabile.
“Sono bastati due giorni in città per rendermi conto di quanto il calcio sia parte della vita quotidiana. Ovunque ti giri ci sono bandiere, colori, tifo. Non ci sono paragoni con l’Olanda.”
Oltre al calcio, Noa porta con sé anche un’altra passione: la musica.
“Nel tempo libero scrivo e canto. Mi rilassa. Spero di poter continuare anche qui, magari con il permesso del club. Altrimenti scoprirò la musica italiana.”
Nessun tatuaggio che ricordi il suo passato calcistico, ma tanti obiettivi per il futuro.
“Credo molto nelle mie qualità. So che Kvaratskhelia è stato un giocatore straordinario, ma io sono Noa Lang. Voglio scrivere la mia storia qui a Napoli: la società ha creduto in me, e voglio ripagare questa fiducia.”
Parlare di Scudetto è prematuro, ma l’idea lo affascina.
“Ho già vinto campionati in Olanda e Belgio, ma sollevare il trofeo in Italia sarebbe qualcosa di speciale. Andiamo con calma, però. Pensiamo a lavorare bene, poi vedremo dove possiamo arrivare.”
Lang ha voluto anche fare chiarezza su un presunto interesse del Milan, circolato nei mesi scorsi.
“Si è parlato tanto, forse troppo. Ci sono stati colloqui tra il club e il mio entourage, ma non si è mai arrivati a una vera trattativa. Detto questo, amo l’Italia: il calcio, la cucina, la gente. Sono felice di essere qui.”
Il suo messaggio è chiaro:
“Sono venuto a Napoli per vincere. Potete usarlo come titolo, se volete. So cosa posso dare a questa squadra.”
Con l’arrivo in Serie A, Lang sa di dover affrontare nuove sfide, soprattutto a livello tattico.
“In Olanda si gioca molto con la palla, qui invece ogni dettaglio difensivo conta. Voglio diventare un giocatore più completo anche in fase di non possesso. E penso che Conte sia il tecnico perfetto per aiutarmi in questo processo. Con lui ho parlato già prima di firmare. Ama lavorare sulla tattica, e già nei primi allenamenti stiamo parlando molto. Sono sicuro che mi farà crescere tantissimo”
Infine, uno sguardo al campo e alle prime sfide in azzurro:
“In Champions ho affrontato difensori forti che spesso provavano a raddoppiarmi. Ma mi piace quel tipo di duello, perché so che con un dribbling posso metterli fuori gioco. In Italia la fase difensiva è molto curata, ma io sono fiducioso: amo attaccare e credo nelle mie qualità.”
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