La Turchia chiede per la Siria un 'governo inclusivo'
'Ci aspettiamo che gli attori internazionali, soprattutto le Nazioni Unite, diano una mano al popolo siriano e sostengano la creazione di un'amministrazione inclusiva'. Lo ha affermato il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, durante una conferenza ad Ankara con gli ambasciatori turchi nel mondo.
'In Siria è iniziata una nuova era, ora è necessario concentrarsi sul futuro', ha detto il ministro. 'La Turchia, che ha teso la mano ai suoi fratelli siriani in tempi difficili, sarà con loro in questa nuova pagina che e' stata aperta a Damasco', riferisce la tv di Stato Trt.
09:50
Israele: 'In Siria colpiti presunti siti di armi chimiche'
Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar ha affermato che Israele ha colpito siti sospettati di possedere armi chimiche e razzi a lungo raggio in Siria per impedire che cadessero nelle mani di attori ostili. Lo riportano i media israeliani. Sa'ar afferma che "l'unico interesse che abbiamo è la sicurezza di Israele e dei suoi cittadini". "Ecco perché abbiamo attaccato i sistemi d'arma strategici, come ad esempio le armi chimiche rimaste, o i missili e i razzi a lungo raggio, affinché non cadessero nelle mani degli estremisti.
09:37
Media: 'La bandiera dei ribelli issata sull'ambasciata della Siria a Mosca'
La bandiera dell'opposizione siriana è stata issata stamattina sull'ambasciata siriana a Mosca: lo riporta la Tass. In precedenza, la bandiera della Repubblica Araba Siriana, simbolo del regime di Bashar al Assad, era stata rimossa dall'edificio dell'ambasciata dopo che l'opposizione dei ribelli jihadisti ha preso il potere nel Paese.
09:21
Media: 'L' Iran ha aperto un canale di comunicazione con i ribelli'
L'Iran ha aperto una linea di comunicazione diretta coi ribelli della nuova leadership siriana da quando il suo alleato Bashar al-Assad è stato destituito: lo ha dichiarato a Reuters un alto funzionario iraniano spiegando che l'obiettivo è "impedire una traiettoria ostile" tra i due Paesi.
L'alto funzionario afferma che i vertici religiosi dell'Iran, di fronte alla perdita di un importante alleato a Damasco e al ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca a gennaio, sono disponibili a collaborare con i nuovi leader siriani. "Questo impegno è fondamentale per stabilizzare i legami ed evitare ulteriori tensioni regionali", ha detto.
09:04
Cina: 'Le parti in Siria trovino un accordo per la stabilità'
La Cina segue da vicino "lo sviluppo della situazione in Siria e spera che tutte le parti interessate agiscano nel migliore interesse del popolo siriano e trovino una soluzione politica per ripristinare la stabilità il prima possibile". E' quanto ha detto la portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning nel corso del briefing quotidiano, in merito a un commento sull'attuale situazione in Siria e alla domanda se Pechino intende stabilire relazioni con il nuovo governo dopo la caduta di Bashar al Assad.
07:08
Idf: 'ieri operazione nella regione siriana dell'Hermon'
L'esercito israeliano (Idf) ha confermato questa mattina che le sue truppe sono entrate ieri nel territorio della Siria ed ha pubblicato su Telegram alcune immagini che ritraggono i soldati durante l'operazione, che è stata effettuata "dalla 5101ma unità (Sayeret Shaldag) nella regione siriana dell'Hermon", si legge nel messaggio.
05:24
Biden: 'Non permetteremo che l'Isis si ristabilisca in Siria'
Gli Usa non permetteranno all'Isis di ristabilire le proprie capacità in Siria: lo ha detto il presidente Joe Biden parlando alla Casa Bianca. "Siamo consapevoli del fatto che l'isis cercherà di approfittare di qualsiasi vuoto per ristabilire le proprie capacità (in Siria, ndr)...: non lo permetteremo", ha affermato il presidente.
Biden ha poi confermato che ieri "le forze statunitensi hanno condotto decine di attacchi aerei di precisione in Siria, colpendo accampamenti dell'isis e operatori dell'isis". Secondo il Pentagono, sono stati effettuati raid aerei contro "oltre 75 obiettivi" legati al cosiddetto Stato islamico nel Paese.
02:26
Nyt: 'Soldati israeliani in Siria per la prima volta dal 1973'
Le forze di terra israeliane hanno attraversato nel fine settimana la zona demilitarizzata al confine tra Israele e Siria e sono entrate nel Paese per la prima volta dalla guerra dello Yom Kippur dell'Ottobre 1973: lo scrive il New York Times, che cita due anonimi funzionari israeliani.
Il dispiegamento è avvenuto nel mezzo dell'avanzata dei ribelli che ieri hanno conquistato Damasco e costretto il presidente Assad a fuggire. Le forze israeliane, secondo le fonti, controllano adesso la cima del Monte Hermon, sul lato siriano del confine, e diverse altre località ritenute essenziali per stabilizzare il controllo dell'area.
Sabato scorso, durante una visita al confine con la Siria, Il capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi aveva affermato che l'esercito sta monitorando le forze ribelli per assicurarsi che "non si dirigano nella nostra direzione".
"Stiamo seguendo molto da vicino ciò che sta accadendo" per "assicurarci che non si confondano e non si dirigano nella nostra direzione", aveva detto Halevi, promettendo in caso di minacce una "risposta difensiva molto, molto forte". Israele, scrive il Nyt, opera segretamente in Siria da molti anni nell'ambito dell'attuale conflitto con Hezbollah, il gruppo militante libanese sostenuto dall'Iran che ha combattuto in Siria a sostegno del governo di Assad, ora deposto.
01:27
Blinken: 'Gli Usa sostengono la transizione pacifica del potere in Siria'
"Dopo 14 anni di conflitto, il popolo siriano ha finalmente motivo di sperare. Gli Stati Uniti sostengono fermamente una transizione pacifica del potere verso un governo siriano responsabile attraverso un processo inclusivo guidato dalla Siria". Lo ha scritto il segretario di Stato americani Antony Blinken in un post su X.
00:23
Oggi riunione del Consiglio sicurezza Onu sulla Siria
Il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha convocato oggi una riunione straordinaria sulla Siria. Lo riferiscono fonti diplomatiche all'agenzia France Presse. L'incontro è in programma alle 15 ora locale, le 21 in Italia.
Il vice allenatore delle vespe: «Partita da stimolo per i ragazzi. All’andata gli episodi hanno fatto la differenza. Quaranta? Lui e Sgarbi ci daranno una grande mano.»