Mister Abate è salito nella sala stampa dello stadio Romeo Menti per rispondere alle domande dei media, dopo il prezioso punto ottenuto contro la capolista. La Juve Stabia torna al sintetico di casa per affrontare un Bari in crisi nel recupero della decima giornata di campionato. I galletti, sotto la guida del neo allenatore Vivarini, sono reduci dalla pesante sconfitta contro l'Empoli (5-0 al Castellani) e cercano il riscatto. Per la Juve Stabia, l'obiettivo è centrare il secondo risultato utile consecutivo e confermare l'imbattibilità casalinga.
«Quando c’è un cambio d’allenatore – ha dichiarato Abate – si nota sempre un’energia in più da parte della squadra, che cambia gli equilibri e fa rimettere in gioco tutti i giocatori. Dall’altra parte ci sarà un allenatore molto preparato ed esperto, quindi sicuramente affronteranno la partita con grande orgoglio. Noi dovremo essere altrettanto determinati perché i tre punti in palio sono fondamentali per la nostra classifica e per continuare a cercare la continuità. Bari ha una squadra di altissima qualità, ha speso molto e ha grandi ambizioni, quindi sarà una partita difficilissima, ma dovremo affrontarla con la massima serietà e rabbia agonistica.»
Abate ha poi analizzato la difficoltà dell’affrontare il Bari in questo momento: «Li ho visti anche contro l’Empoli e il primo tempo è stato equilibrato. È una squadra compatta e solida, che non subisce facilmente. Dobbiamo entrare in campo con un impatto emotivo forte e fare una partita di carattere.»
Riguardo alla formazione, Abate ha lasciato intendere che potrebbero esserci dei cambi rispetto alla partita contro il Monza: «Non so se partiremo con gli stessi 11, ma ci saranno sicuramente dei cambi durante la gara. In questo momento del campionato, i cambi sono molto determinanti. Ho ancora qualche dubbio e vedremo come stanno recuperando alcuni giocatori, che potrebbero avere qualche acciacco. Ma non penso assolutamente alla partita di Frosinone, l’unico pensiero è sulla gara di domani. Sarà una Juve Stabia che dovrà dare tutto.»
Il tecnico ha poi ribadito l’importanza delle scelte tattiche: «In base a come il Bari si approccerà alla partita, io ho varie soluzioni. Chi scenderà in campo mi darà più garanzie per domani. Ho tanti giocatori che meritano di giocare, e questo è un’arma in più per noi. Possiamo alternarci nel minutaggio e cambiare la partita in corso.»
Sul cambio di proprietà, con Brera Holdings come nuovo socio unico, Abate ha sottolineato che non cambierà nulla per la squadra: «Siamo felici che la situazione societaria sia più chiara. La nuova proprietà porta entusiasmo e ambizione, ma per noi non cambia nulla. Dobbiamo continuare a concentrarci sul campo e pensare solo alla salvezza, cercando di fare punti ogni settimana con umiltà.»
In vista della partita, Abate ha aggiornato sulle condizioni fisiche della squadra: «Carissoni sta bene, mentre Gabrieloni è uscito acciaccato per un problema fisico. Anche Bellich ha accusato un colpo, ma nulla di grave. La partita contro il Monza è stata fisicamente impegnativa, e abbiamo avuto meno tempo per recuperare rispetto agli avversari, ma domani voglio vedere una squadra caratteriale.»
Il tecnico ha anche parlato della prestazione della squadra contro il Monza, sottolineando il coraggio messo in campo dai suoi giocatori, nonostante alcune imprecisioni tecniche: «Ci sono sempre situazioni in cui possiamo migliorare, ma mi porto dietro il coraggio della squadra. Abbiamo alternato fasi di gioco bene, sia sul corto che sul lungo. Siamo riusciti a reagire bene alla pressione, ma dobbiamo mantenere sempre alto il livello mentale per ottenere i punti. L’aspetto caratteriale, emotivo e l’anima del gruppo fanno la differenza.»
Abate ha poi lanciato un appello ai tifosi: «La Serie B è un patrimonio di tutta Castellammare, e dobbiamo difenderla con le unghie e con i denti. Siamo un blocco unico, e per fare il salto di qualità abbiamo bisogno di tutti: squadra, società, giornalisti e tifosi. Mi auguro che domani ci sia una grande spinta dal pubblico.»
L'analisi del tecnico gialloblù. «Abbiamo dimostrato di avere identità ed anima. Degli arbitri non parlo»
