Il 2014: fuga dal Menti.
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Il 2014: fuga dal Menti. Non il remake di una famosa pellicola, più che altro un possibile sequel in perfetto stile... stabiese. Persa la serie B, con tutti i suoi possibili introiti, legati ai contributi delle tv e della Lega, la Juve Stabia sembra essersi risvegliata tristemente in quella Lega Pro in cui bisogna a tutti i costi fare i conti con i budget, con i bilanci e con le disponibilità sempre ridotte all'osso dall'assenza di un'imprenditoria locale che si tiene a debita distanza dal club gialloblù.
Così, in questi giorni, la società del patron Franco Manniello ha sondato il terreno con la vicina Pimonte per utilizzare durante la settimana, per gli allenamenti della squadra di Pancaro, la struttura dell'impianto Comunale nella frazione di Tralia. Manto in sintentico da fare invidia a quello del Menti, piena disponibilità delle istituzioni, mancano solo dettagli per un trasloco che appare ormai certo.
Definita, invece, la sede del ritiro, che sarà a Nocera Umbra, a fine luglio, in attesa, invece, della presentazione del neo allenatore e del diesse Logiudice che da settimane sono al lavoro per la nuova squadra. Ha del clamoroso, invece, l'indiscrezione trapelata in queste ore: il Savoia della vicina Torre Annunziata, alla prese con carenze strutturali del Giraud, avrebbe chiesto all'amministrazione Cuomo proprio il Menti come impianto da indicare in sede di iscrizione della squadra al prossimo torneo di Lega Pro.
Nulla di strano qualche anno fa (le due compagini si affrontarono anche in una finale per la B vinta dagli olpontini senza alcun problema di ordine pubblico), ma da tempo, ormai, tra le opposte tifoserie di Savoia e Juve Stabia non corre buon sangue.
Una bella gatta da pelare per i tecnici di Palazzo Farnese, già alle prese con il manto erboso dell'impianto di via Cosenza che a sua volta risulta obsoleto e di vecchia generazione. Fosse rimasta la Juve Stabia in B sarebbe stato sostituito, con la Lega Pro ed il comune in dissesto, sembra probabile solo un intervento per consentirne l'omologazione sia pure con deroga da parte della Federazione.
Il tecnico alla vigilia: «È giusto che Castellammare sogni, ma alzando troppo l’asticella si potrebbe creare stress e non dare importanza a quanto di bello è stato fatto.»
