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Juve Stabia - Turris 1-0 - La soddisfazione di mister Pagliuca. «Abbiamo dimostrato di saper essere sporchi e alzare i gomiti»

«Ora viviamo le ultime 10 partite come un sogno». Il man of the match Adorante. «Mai giocato un derby del genere, felice di averlo deciso con un mio gol. Sacrificarmi non mi pesa, il collettivo viene prima di ogni cosa» 

tempo di lettura: 4 min
di Gioacchino Roberto Di Maio
27/02/2024 02:01:12

Mister Guido Pagliuca

La Juve Stabia supera di misura la Turris. A decidere il derby del Menti è un gol flash di Adorante pochi istanti dopo il calcio di inizio. Un successo prezioso che inorgoglisce un mister Pagliuca consapevole di quanto fosse importante tornare a vincere dopo i due turni di astinenza. «A questi ragazzi andrebbe dedicata una statua in una piazza di Castellammare – spiega il tecnico gialloblù –, chi critica deve stare a casa. Qui c’è una splendida famiglia che vive di immensa stima reciproca, in settimana ho sentito discorsi strani sui nostri equilibri interni che ci hanno caricati ancora di più per dimostrare quanto siamo gruppo e ciò va oltre la classifica. Questa vittoria è tutta merito dei ragazzi che sin dal primo giorno di ritiro hanno dato l’anima. Questo genere di partite la vince solo un grande collettivo, dedico questo successo alla città di Castellammare e alla Curva. Avevamo preparato la gara pensando che la Turris si schierasse con il 4-3-3, poi quando ha cambiato sistema di gioco passando al 3-4-3 siamo andati un po’ in difficoltà e ho inserito Baldi per colmare gli spazi. Quando i nostri avversari l’hanno impostata sui duelli individuali il baricentro ha iniziato a spostarsi da un lato e dall’altro a seconda del vincitore, nel momento chiave è stato fondamentale essere cattivi più che belli. Sin quando riusciamo ad essere lucidi è a giocare ben venga, quando non ci si riesce occorre essere sporchi e alzare i gomiti. Non avendo sfruttato le opportunità per raddoppiare ci può stare che in una rosa giovane sopraggiunga un pizzico di timore di non raggiungere il successo, siamo riusciti ad essere efficaci andando a richiamare questa determinazione propria di una squadra dai valori umani immensi. Al di là della traversa di Giannone non ricordo particolari interventi di Thiam, siamo felici di questo risultato. Andare sotto la Curva dopo il triplice fischio è stato molto emozionante anche se continuo a vivere questa avventura con l’umiltà di sempre». Ora si guarda già avanti. «Mancano 10 partite di un campionato che ci ha visti in cima dalla prima giornata, vogliamo continuare a vivere questo sogno come tale e non come un’ossessione contrariamente a chi è stato costruito per vincere. Mi complimento con la società, i tifosi e lo staff sono davvero straordinari. Siamo consapevoli di dover imparare da Catania, questa risposta è stata importante contro una Turris che sono convinto che si salverà. In questo rush finale sarà importantissimo poter contare su settimane di lavoro tipo come quella che ha preceduto questo derby, in occasione dei turni ravvicinati abbiamo lasciato per strada qualche punticino perdendo in freschezza e minuziosità nella preparazione. Ora dovremo continuare a dare il massimo pensando solo a noi stessi, sognare è lecito a questo punto della stagione». Sulla stessa linea di pensiero è il man of the match Andrea Adorante. «Non mi era mai capitato di giocare un derby come questo – evidenzia l’attaccante delle vespe –, vincerlo con un mio gol è stato stupendo. Abbiamo dimostrato di saper lottare oltre ad essere belli nel giocare a calcio, si tratta di un notevole scossone dopo la sconfitta di Catania. Sono felice per la società e per l’ambiente, la dedica va alla mia compagna. Sacrificarsi per il collettivo non è un peso, arrivati a questo punto del campionato siamo consapevoli che si sta giocando un altro girone e deve esserci solo voglia di combattere per questa città e questa maglia. Non dobbiamo pensare alle difficoltà delle singole gare, prezioso sarà pensare solo a noi lottando su ogni pallone. Fondamentale sarà ora il fattore campo e il poter preparare le gare usufruendo di una settimana di lavoro tipo per arrivare pronti sia mentalmente che fisicamente. Il gol sicuramente fa piacere e dona autostima, poi vien da sé che al primo posto ci siano i risultati del gruppo. Chiaramente mi piacerebbe segnare 50 reti per questa piazza e questa società che mi hanno accolto in modo bellissimo, non mi sono mai sentito così coinvolto e importante. Posso solo ringraziare tutte le componenti per questi risultati, ora continuiamo a combattere». La Juve Stabia vuole continuare a sognare.

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