Giuseppe Leone
Le sue sapienti giocate hanno illuminato la notte del Menti. Giuseppe Leone, autore dell’assist per la rete di Bellich a coronamento di una prestazione di notevole caratura, analizza la vittoria della Juve Stabia contro il Sudtirol ponendo l’accento sull’importanza del risultato. «Al triplice fischio arbitrale ho provato una sensazione bellissima – precisa il metronomo gialloblù –, sapevamo che questo successo avrebbe potuto dare maggior valore ai pareggi ottenuti in precedenza. Questi 3 punti valgono doppio, abbiamo dimostrato di aver ritrovato la nostra identità puntando su gioco e determinazione. Personalmente ho avuto bisogno di un periodo di adattamento, come per tanti compagni si è trattato dell’esordio in serie B. Questo è un campionato molto fisico, soprattutto in termini di motore, dunque è stato fondamentale comprendere i tempi e le tipologie delle giocate per non essere anticipati. Lavoro sodo in allenamento per migliorarmi quotidianamente, sapere che mister Pagliuca mi stima rappresenta uno stimolo in più. Sono con lui da 3 anni, la sua fiducia mi aiuta a crescere serenamente. Il numero 55 l’ho scelto proprio quando eravamo a Siena perché il 10 era occupato, ho pensato al 5+5 e tra l’altro sono nato il 5 maggio. So che sono nel pieno del mio percorso, sta a me dimostrare il mio valore e sono focalizzato su quello. Che si giochi a 2 o a 3 a centrocampo per me non fa differenza, anche durante la scorsa stagione abbiamo impiegato entrambi i sistemi di gioco». La vittoria di venerdì è stata anche frutto degli allenamenti. «Lavoriamo molto sui calci piazzati, di partita in partita prepariamo diverse soluzioni. Noi battitori sappiamo come calciare ed i nostri compagni sanno dove posizionarsi per ricevere la palla nelle diverse situazioni che si vengono a creare. Questo risultato ci aiuterà a preparare al meglio il derby con la Salernitana cui penseremo da lunedì. Siamo consapevoli della sua importanza per i nostri splendidi tifosi. L’umore nello spogliatoio è alto, sappiamo di aver ritrovato noi stessi e di dover continuare lungo questa strada per conquistare la salvezza. Siamo consapevoli che questo sia il nostro obiettivo, lotteremo per raggiungerlo». D’obbligo è un passaggio sul contratto, in scadenza il prossimo giugno ed in attesa del fatidico si per prolungare l’idillio tra le parti. «A Castellammare mi trovo benissimo – sottolinea Leone –, la squadra e la città sono nel mio cuore. Per il rinnovo si vedrà». Una risposta sibillina che lascia un velo di incertezza su una trattativa di cui si parla, senza mettere nero su bianco, da diverse settimane. E chissà che, a sbloccare l’impasse, non possa contribuire il nuovo socio che sarà presentato domani a Napoli presso l’Unione Industriali. Sull’identità vige il segreto, anche se le quotazioni della Brera Holdings salgono di ora in ora. Più defilato è il nome di Matteo Toti, imprenditore partenopeo nel settore dei carburanti. Meno quotate eventuali piste alternative. Alle ore 12 del 9 dicembre scoccherà l’ora della verità.
Il vice allenatore delle vespe: «Partita da stimolo per i ragazzi. All’andata gli episodi hanno fatto la differenza. Quaranta? Lui e Sgarbi ci daranno una grande mano.»
