Mister Guido Pagliuca
La Juve Stabia torna a volare. Le reti di Candellone e Bellich consentono alle vespe di superare per 2-1 il Sudtirol che nella ripresa aveva momentaneamente ristabilito la parità con Kofler. Un successo che, di fatto, interrompe un’astinenza lunga 7 partite. «Con questo successo abbiamo dato un valore inestimabile ai pareggi precedenti – evidenzia mister Guido Pagliuca –, alla vigilia della gara abbiamo stretto un patto con i tifosi della Curva Sud che ci hanno chiesto di far felice la città di Castellammare. Questa vittoria ci consente di ritrovare leggerezza, premesso che non si può definire pressione quella dei giorni addietro dato che i punti sin qui ottenuti rappresentano un sogno e a volte si dà troppo per scontato che vincere le partite sia semplice. Rivolgo i complimenti ai ragazzi per la voglia di vincere dimostrata anche dopo aver incassato il gol del pareggio, sono sempre stato convinto della possibilità di poter ottenere i 3 punti e se non avesse segnato Bellich avrei inserito Piovanello che, per come ha lavorato in settimana, sarebbe riuscito sicuramente a spaccare la gara. Se proprio devo trovare una leggera pecca alla mia squadra, al di là del gol subito per una disattenzione generale, mi soffermerei sul non aver chiuso la partita nel primo tempo. Non dobbiamo prendere uno schiaffo per tornare a spingere, dobbiamo crescere sotto questo aspetto dato che non possiamo permetterci di essere leziosi. Sono felice che questa affermazione sia arrivata giocando a calcio, i palloni sporchi cercati a Cittadella non fanno parte del nostro dna. Il nostro è un percorso di crescita che riguarda anche il sottoscritto e il mio straordinario staff, lavoriamo 24 ore al giorno per migliorare questo organico e noi stessi». Doveroso è un passaggio sui singoli. «Avevamo tre calciatori che in settimana hanno accusato dei problemi muscolari e che hanno voluto esserci a tutti i costi, ovvero Fortini, Rocchetti e Floriani Mussolini. I ragazzi hanno dato il massimo e la staffetta tra i primi due era già stata programmata proprio in virtù di questo fattore. Un plauso lo meritano anche Piscopo, per il grande primo tempo, e Adorante, per aver giocato una partita sporca che ci ha consentito di salire. Sta diventando sempre più forte anche lontano dall’area di rigore. Sono soddisfatto anche del sangue freddo con cui Thiam e Varnier hanno gestito palla nel finale pur talvolta assumendosi qualche piccolo rischio. Mi ha fatto piacere, tra l’altro, vedere quest’ultimo e Leone felicissimi nello spogliatoio per la vittoria ottenuta. Candellone per noi rappresenta un elemento prezioso per il contributo che dà in entrambe le fasi, il gol è la giusta ricompensa per il suo impegno. Siamo davvero orgogliosi dei 22 punti ottenuti sin qui, ora ci godremo questo successo e poi torneremo a lavorare con la determinazione di sempre». Vi è poi spazio per una dedica particolare. «Dedico questa vittoria alla società, ai tifosi, al direttore e soprattutto a mia moglie. Tra pochi giorni è il suo compleanno – scherza il trainer gialloblù –, così evito di farle il regalo». Per la Salernitana c’è tempo, ora è il momento di godersi un successo più che mai meritato.
Il vice allenatore delle vespe: «Partita da stimolo per i ragazzi. All’andata gli episodi hanno fatto la differenza. Quaranta? Lui e Sgarbi ci daranno una grande mano.»
