In occasione della terza puntata stagionale di "Passione Gialloblù" è intervenuto come nostro ospite Giovanni Ruscio, ex centrocampista della Juve Stabia.
«Vibonese-Juve Stabia? E' una partita sempre speciale per me. Sono nato e cresciuto in un paese vicino a Vibo e ci ho giocato per un totale di dieci anni. Quest'anno vedo però la formazione calabra un po' in difficoltà. A differenza dello scorso anno, vedo che ci sono delle pecche, su cui sarebbe necessario intervenire. Queste sono presenti però in ogni reparto. Non si può iniziare sempre il campionato con una squadra leggerina e, poi, correre al riparo a Gennaio. C'è la volta in cui riesci e ti va bene e quella volta in cui non ti va bene. Il Girone C è sempre stato il girone più difficile. Quest'anno è quasi una B2 visto le squadre presenti. Quindi, sarà veramente dura. Il 4-3-2-1? Non so dirti se sia il modulo giusto. La differenza la fanno sempre i giocatori. E' giusto puntare sui giovani. Ma, allo stesso tempo, è necessario avere giocatori con esperienza, che possa non solo gestire determinate situazioni ma dare anche i suggerimenti di cui hanno bisogno i più giovani. L'espulsione di Polidori nei minuti di recupero, per esempio, non si sarebbe verificata se fosse stato un giocatore esperto o se in campo ci fosse stato un giocatore esperto. La Juve Stabia mi piace. Ha un tecnico d'esperienza con una squadra che è composta da giocatori importanti. La squadra campana può dire la sua in questo campionato. Evacuo? Quando in squadra si ha un giocatore del suo calibro, si fa il salto di qualità sia sul piano dell'esperienza sia sul piano tecnico. E' vero non è più giovanissimo, ma fisicamente è integro. La sua presenza sarà importante anche per i più giovani.»
Poi, abbiamo voluto chiedergli cosa ne pensasse della poca pazienza che si ha nel campionato italiano, visti i due esoneri sulle panchine di Serie A di ieri. «Dopo due o tre giornate di campionato, non si può esonerare l'allenatore. Semplici, per esempio, è riuscito a fare un vero e proprio miracolo lo scorso anno salvando il Cagliari. Quest'anno non aveva giocatori importanti, che lo scorso anno erano in rosa, come Rugani o Nainggolan. Esonerare dopo così poco tempo mi sembra una vera irriconoscenza nei suoi confronti. Se un Presidente lo fa, vuol dire che, all'inizio, non era molto convinto di tenerlo. Quando costruisci delle squadre nuove, gli allenatori devono avere tempo di lavorare con il gruppo e fargli comprendere quello che è il loro credo. Quando giocavo a Castellammare, non avevamo iniziato bene. Il Presidente Manniello ha dato fiducia e tempo al Mister. E, ha fatto bene perchè i risultati sono poi arrivati. Ho tanti bei ricordi di Castellammare. Come vi avevo già, forse, raccontato, ho anche qualche rimpianto. Il 2 Maggio, giorno del mio compleanno, si è giocata la partita che ci ha fatto vincere il campionato. Come ricorderete, non ho giocato perchè ero squalificato. Non sapete quanto mi è dispiaciuto. Al triplice fischio però ho scavalcato la recinzione e, insieme ai tifosi, ho fatto l'invasione di campo (ride, ndr). »
Nel primo giorno d’estate, il Parco è stato restituito ai cittadini con l’esibizione degli studenti del Severi, Di Capua e Bonito-Cosenza per la Festa della Musica. Il sindaco: «Lo abbiamo fatto con le scuole, le associazioni e tanta gente. Ora avanti verso il recupero delle acque»