Mister Ignazio Abate
La Juve Stabia rinvia l’appuntamento con la prima vittoria stagionale. Termina a reti bianche il match del Menti con la Reggiana, pur dominando in lungo ed in largo i gialloblù non riescono a demolire la muraglia innalzata dagli ospiti. Un pareggio dal sapore amarognolo per mister Ignazio Abate. «Tengo a complimentarmi con la mia squadra – afferma il trainer gialloblù –, ha disputato una partita diversa e per certi aspetti più complicata rispetto a quella con il Venezia. Affrontare un avversario che difende a blocchi bassi non è mai semplice, ci siamo riusciti non concedendo nulla in fase di ripartenza. Difficile chiedere di più da questo punto di vista. Le statistiche dicono che siamo in credito con la fortuna, per numero di occasioni e percentuali di possesso siamo stati superiori alla Reggiana. Le opportunità capitate a Carissoni nel primo tempo e Gabrielloni nella ripresa sono a mio dire clamorose, dobbiamo essere più cattivi in fase realizzativa. In alcune circostanze dovremo trasformare in gol palle sporche o scaraventare in porta il nostro antagonista con tutto il pallone se necessario. Sarei preoccupato se i miei uomini non creassero occasioni, così non è dato che siamo andati 7 volte al tiro. I gol arriveranno, è importante cercarli giocando palla a terra. Dovremo imparare ad essere pazienti, per la troppa frenesia abbiamo sbagliato delle giocate finendo per spezzare il ritmo e favorire i difensori. Sul piano collettivo dovremo puntare di più sugli inserimenti dei quinti e delle mezzali. Forse in rosa manca per caratteristiche un attaccante strutturato, anche se tengo a precisare che il ds Lovisa ha lavorato 24 ore al giorno per accontentare le mie richieste e sarebbe stato poco produttivo prendere un calciatore giusto per farlo. Sono felice dei giocatori che ho a disposizione, attendiamo che cresca Burnete, Maistro e Piscopo rappresentano risorse preziose, Candellone è il nostro capitano e Gabrielloni rappresenta un leader ed una garanzia». Proprio il neoacquisto è entrato a gara in corso per cercare di sbloccare il match. «Sapevamo avesse massimo 30 minuti nelle gambe, ho forzato il suo ingresso in campo per le dinamiche della sfida. Solo giocando potrà acquisire il ritmo partita. Sono soddisfatto della prestazione di Correia, con lui cresciamo in centimetri anche sulle palle inattive. Ho deciso di lasciarlo in campo per contrastare la fisicità di Girma e Gondo. Premetto che mi è dispiaciuto tenere fuori Pierobon, un ragazzo straordinario che si sta portando dietro dei fastidi al ginocchio che gli fanno alternare momenti positivi e negativi. In linea generale sono felice del processo di maturazione della squadra, soprattutto sul piano della gestione della palla e dell’assimilazione delle mie idee. Contro la Reggiana abbiamo tra l’altro testato un rombo a centrocampo a testimonianza della poliedricità dell’organico. Possiamo giocare sia con un centrocampo a 2 che a 3, Mosti in tal senso ha giocato una grandissima partita confermandosi una carta preziosa. Fare la partita e trovarsi con il 70% del possesso palla non è per nulla scontato dopo 3 giornate in un campionato così complesso in cui nessun risultato è prevedibile. Ora siamo concentrati sulla trasferta di La Spezia, andremo lì per vincere. Non possiamo permetterci di fare tabelle, proveremo sempre a giocarcela alla pari con chiunque consapevoli che capiterà il momento in cui verremo messi alle corde e bisognerà portare a casa un risultato positivo con le unghie e con i denti». Disamina similare per Nicola Mosti. «Trovarsi a commentare la seconda partita consecutiva in cui creiamo tanto senza vincere crea un po’ di fastidio – precisa il jolly gialloblù –, avremmo meritato i 3 punti come contro il Venezia. Di positivo vi è sicuramente l’approccio del gruppo, è importante che ognuno ci abbia messo tutto. Questo tipo di atteggiamento è fondamentale soprattutto nelle gare in casa. Probabilmente tra gli aspetti da potenziare vi è il tiro da fuori, manca un po’ a tutti. È evidente che dobbiamo migliorare nella cattiveria sotto porta, anche se contro gli emiliani non siamo stati neanche fortunati. A ciò va aggiunto che la voglia di sbloccare il risultato ci ha spinti a velocizzare troppo le giocate, con maggiore razionalità avremmo potuto creare degli spazi per inserirci. Questo tipo di partita andava portato a casa anche se questo punto ci garantisce continuità e ci servirà nel prosieguo della stagione. Sappiamo che i match non saranno tutti così, magar in trasferta non troveremo avversari che ci aspettano bassi. Da questo punto di vista a La Spezia potremmo trovare una novità sul piano tattico, dovremo lavorare molto in settimana. Mister Abate ci sta dando tanto con la sua esperienza nel grande calcio, conosce tante dinamiche importanti per un gruppo giovane come il nostro. Apprezzo molto le sue idee, gli piace giocare e mettere sotto gli avversari come mister Pagliuca. In questi anni a Castellammare sto cambiando molto sul piano tattico, tanti compagni mi dicono che prima davo solo qualità rispetto al contributo globale che garantisco oggi giocando più dietro. Voglio continuare a crescere. Ora andremo al Picco per cercare il primo successo stagionale». Il campionato è solo agli inizi, il percorso verso la salvezza andrà vissuto tappa dopo tappa.
Il tecnico gialloblù nel post partita: «Statistiche alla mano avremmo meritato la vittoria, in alcuni momenti siamo stati troppo frenetici. A La Spezia per vincere, non possiamo fare tabelle».