L'incornata di Ivan Provedel (Fonte pagina Ig Champions League)
Ivan Provedel lo ha rifatto! Il portiere della Lazio, già in gol ai tempi in cui difendeva i pali della Juve Stabia in serie B, ieri sera ha regalato ai biancocelesti un pareggio in extremis contro l’Atletico Madrid in Champions League. Corre il minuto 95 quando Luis Alberto pennella un cross che premia il disperato inserimento dell’estremo difensore, letale nell’incornare imperiosamente la sfera alle spalle del collega Oblak. L’Olimpico è una bolgia, lui corre via e viene abbracciato dai compagni che esultano estasiati dal meraviglioso gesto tecnico da attaccante puro. Provedel, d’altronde, da ragazzino sognava di diventare un bomber prima di scoprire di essere un fenomeno nel volare con i guanti tra un palo e l’altro. Per il 29enne si tratta del secondo gol in carriera, il primo lo realizzò in serie B il 7 febbraio 2020 ad Ascoli nel match pareggiato 2-2 dalla sua Juve Stabia al Del Duca grazie al suo colpo di testa giunto proprio all’ultimo secondo di recupero. In quella circostanza ebbe tutto il tempo di posizionarsi in area per andare a deviare una punizione battuta da Calò, stavolta ha letto egregiamente lo sviluppo dell’azione inserendosi come un centravanti puro. «Scherzando potrei dire di aver studiato da Ciro Immobile – ha dichiarato Provedel al termine del match ai microfoni di Sky Sport –, in realtà sapevo che Luis Alberto da quella posizione è solito calciare la palla sul secondo palo e mi sono inserito nell’unico spazio libero sperando che la mettesse lì. Probabilmente mi ci vorrà del tempo prima di comprendere appieno quello che è successo. Non c’è una classifica di gradimento tra il gol realizzato contro l’Atletico Madrid e quello con la maglia della Juve Stabia ad Ascoli, sono due grandissime reti per importanza segnate in due stagioni che hanno significato tantissimo per me. Ora mi godo questa soddisfazione e poi ci concentreremo sul campionato, dove non siamo messi benissimo. Vogliamo dimostrare il nostro reale valore». Ad maiora, Ivan!!!
Il tecnico alla vigilia: «È giusto che Castellammare sogni, ma alzando troppo l’asticella si potrebbe creare stress e non dare importanza a quanto di bello è stato fatto.»
