Mister Guido Pagliuca è salito questa mattina presso la sala stampa del Menti per rispondere alle domande dei media. Dopo la lunga pausa, la Juve Stabia si prepara a una doppia trasferta. Prima di Palermo, domani ad attendere i gialloblù ci sarà lo Spezia di mister D’Angelo, una delle corazzate del campionato candidate alla promozione. I bianconeri dovranno fare a meno dello stabiese Esposito, le vespe, rinforzate dal mercato con l’arrivo di Sgarbi, sono a caccia di punti. «Non parlo di mercato. Il focus è sul campionato e la partita di domani. Felice di tutti i ragazzi che ho. La partita di andata l’abbiamo analizzata di recente e siamo certi delle nostre certezze e consapevoli che ci sono zone di campo dove stare attenti a non concedere cali di concentrazione. La squadra si è allenata e ha fatto i suoi giorni di riposo. C’è grande ambizione in questa squadra. Stiamo recuperando il gruppo: si è fermato Di Marco, Zuccon ha un problemino al setto nasale. Manca Mosti, Maistro si è allenato in questi quattro giorni con la squadra, anche se non è a pieno ritmo. Sgarbi? Un giocatore con qualità importanti e bravo nel creare superiorità numerica. È un giocatore che ha giocato poco e si è allenato a sprazi. È un pochino indietro rispetto alle condizioni. Penso di portarlo in panchina e vediamo quanto minutaggio ha. È un giocatore importante per il nostro cammino. Lo Spezia è una squadra importante che ha fatto un girone di andata importantissimo. Un allenatore bravo e una società con le idee chiare. Siamo consapevoli che andiamo in un ambiente carico. Una partita che ci misura di personalità. Serve il piacere di giocare a calcio, consapevole che i bianconeri ci verranno ad aggredire alti. Dobbiamo riconoscere le varie situazioni di gioco. È una partita che incide anche l’aspetto caratteriale, determinante in queste prossime partite. Un aspetto dominante per il nostro percorso. È un percorso di crescita che deve continuare. Per la crescita individuale di ognuno di noi, sono tutti ragazzi che facevano la C e il fatto che vengono richiesti da categorie superiori ci rende orgogliosi. Ma la parola d’ordine è umiltà. Il percorso si basa sul quotidiano, sorretto dall’ambizione individuale di ogni ragazzo»
«Risultato meritato, squadra straordinaria per cuore e carattere» poi aggiunge: «Giocare palla è la nostra prerogativa, siamo stati bravi nel verticalizzare».