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Juve Stabia - Pagliuca non cambia musica: «Il calcio è un divertimento e dobbiamo continuare a divertirci»

Il ds Lovisa: «Credo nell’operato del mister. Faremo le cose nel migliore dei modi. Questo non significa farle perfette, ma c’è l’ambizione per mantenere la categoria.»

tempo di lettura: 5 min
di Davide Soccavo
06/07/2024 17:44:15

Primo allenamento tra le mura del Menti. Questa mattina la squadra si è ritrovata nell’impianto sportivo di Via Cosenza per svolgere la prima seduta in vista del ritiro di Telese Terme. Il direttore sportivo Matteo Lovisa e mister Guido Pagliuca sono saliti presso la sala stampa per rispondere alle domande dei media relative alla prossima stagione, ai recenti acquisti e a quelli futuri. Di seguito le dichiarazioni in sintesi del tecnico gialloblù: «Saluto i nostri tifosi e do il bentornati alla maggior parte dei nostri ragazzi -ha affermato mister Guido Pagliuca- Sono molto contento che siamo riusciti a mantenere la maggior parte dei nostri giocatori. Se lo sono meritato e mi fa molto piacere. Andiamo ad affrontare un campionato diverso e difficile. Per questo abbiamo puntato molto sulla continuità. Una cosa sulla quale ha lavorato il direttore è l’aspetto umano. Per noi il gruppo è stato l’aspetto principale e quest’anno da qui dobbiamo dare continuità, migliorando quello che c’è da migliorare. Con il solito atteggiamento e la solita curiosità di inizio anno. Il calcio è un divertimento e dobbiamo continuare a divertirci. Quando un bambino gioca e si diverte è la massima espressione della sua felicità. L’anno scorso siamo arrivati a un punto in cui correre e rincorrere. Divertirsi con l’essenza quale è l’atteggiamento. Sono contento e grato. La gratitudine può essere per tutti un aspetto importante. Sono grato nei confronti della squadra per tutto quello che ha fatto per noi, per lo staff. Se questo senso di gratitudine si condivide, si riesce a proporre quell’unione ha fatto la differenza per tutto il campionato. Mi sono aggiornato durante questo mese e mezzo per creare l’ambiente migliore per questi ragazzi. L’ambiente migliore si basa sulla leggerezza e sulla serietà. La serietà e l’umiltà devono essere aspetti dominanti. Bisognerà infondere energia in toto alla squadra. L’anno scorso in parte ci siamo riusciti. Quest’anno lo dobbiamo migliorare, le cinque sostituzioni sono fondamentali per una squadra. Essere competitivi sono l’aspetto fisico è una cosa che ricercheremo. Abbiamo iniziato un pochino prima per adattarci all’inizio del campionato per fare progressione di lavoro, passando sempre attraverso il gioco senza stressare i giocatori. Dovremo lavorare e qui i ragazzi sono chiamati a lavorare sulla concentrazione per l’intera durata della partita. Ho visto giocatori contenti e felici di ripartire e questo mi riempie di felicità. Il reparto offensivo è determinato da tanti principi, non solo dagli attaccanti. Per portare tanti giocatori nell’area di rigore abbiamo bisogno di arrivarci con determinate indicazioni di gioco. Non voglio portare niente di diverso rispetto a prima, se non l’umiltà. È normale che durante l’estate ti si creano delle motivazioni intrinseche che vanno al di là di tutto. Voglio trasmettere ai ragazzi la motivazione giusta. Daremo il massimo per Castellammare, che ci ha dato tanto. E anche per noi. Sono contentissimo di quelli che abbiamo. Mi fa molto piacere dei nuovi profili, perché mantengono lo status del nostro spogliatoio. La responsabilità dei nostri giocatori è quello di dare a questi ragazzi il principio del nostro spogliatoio. Cosa che ha predominato nel nostro campionato. Tonin e Mussolini? Sono giocatori che hanno la predisposizione a crescere. Ha un futuro di miglioramento. Attraverso la nostra presenza e la passione che si diffonde. Ogni volta che si veniva al campo lo si faceva con una certa positività e questa diventava contagiosa. È fondamentale che si ricrei questo percorso. È normale che ci saranno delle difficoltà. Dovremo avere la capacità di sostenere i ragazzi per quello che dovranno fare. Ripartiamo e manteniamo quello che di buono c’è da mantenere, però c’è anche da migliorare. Pensiamo a sfruttare al meglio le qualità e le posizioni di campo dei giocatori, oltre agli strumenti che abbiamo già a disposizione. Consapevoli che al centro del progetto c’è il giocatore. I giocatori sono al centro del progetto ed è giusto che sia così. L’approccio giusto? Credo che sia divertirsi, giocare, crescere, migliorare giorno dopo giorno, usare le partite come bagaglio di esperienza, evidenziando le nostre qualità e difendendoci con il morso. L’essenza del gioco del calcio è il morso e lo stare sul pezzo. Così facendo abbiamo giocato un buon calcio e basandoci sui nostri principi.» «Ricambio anche io il saluto -ha spiegato il direttore sportivo Matteo Lovisa- Fa piacere iniziare questa esperienza tutti insieme nel segno della continuità. CI sono stati confronti per cercare di fare le cose nel migliore dei modi. Questo non significa farle perfette. Ma abbiamo l’ambizione per mantenere la categoria. Si segue la linea della continuità. Ovviamente nel momento in cui c’è l’intesa con i ragazzi. Al livello generale l’ossatura è stata mantenuta. Arriveranno ragazzi che ci daranno una grossa mano, ma con gli stessi valori, senza guardare troppo le carriere e senza la foga del nome. Abbiamo delle priorità e cerchiamo di raggiungerle. Non c’è nessun caso Leone o Candellone, nessuna problematica. Quando si fa un’annata così importante certe voci fanno piacere. Volevo fare una Serie B con le giuste condizioni. La società viene da un percorso extracampo importante. Penso di avere un budget adatto per salvarsi. Sono fiducioso, abbiamo un allenatore bravo a lavorare con i giovani. Penso che i ragazzi faranno bene. A prescindere dal nome, è importante avere obiettivi chiari. Anche per me e per giocatori funzionari, non dico che è più semplice, ma sono comunque agevolato. Sicuramente cercheremo di fare il massimo, ma dipende da cosa si intende per esperienza. È un fattore soggettivo, dipende dal valore della persona. Gli attaccanti? Costano. Dobbiamo essere bravi attraverso il lavoro. Giocatori che vengono inseriti in un contesto di squadra vengono agevolati. Facciamo la nostra politica, che è la stessa dell’anno scorso. Bisogna creare un percorso tecnico che possa agevolare il percorso. Al livello oneroso possiamo comunque fare solo determinate operazioni. Tonin è un giocatore che è venuto a parametro zero. Ci saranno giovani con poche esperienze nella categoria, ma su questo confido nell’operato nel mister.»

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