La Juve Stabia respinge fermamente quanto contestato dal giudice sportivo ai propri tifosi che ha condannato la società al pagamento di euro 20.000, per presunti cori insultanti ed intimidatori all'indirizzo degli Ufficiali di gara con infondati macabri riferimenti alla memoria di un giovane arbitro recentemente scomparso.
Per questo, «al fine di tutelare i nostri interessi e, principalmente, salvaguardare il buon nome della Città di Castellammare di Stabia, della società e della nostra tifoseria, tenuto conto che nessun coro intimidatorio, soprattutto a sfondo macabro contro una giovane vittima di un incidente, risulta essere stato intonato, nel corso della gara interna contro il Crotone, presenteremo il ricorso nelle Sedi competenti» fa sapere la Juve Stabia.
«Sono anni che la nostra tifoseria si rende protagonista in senso positivo, in ambito sociale, adottando comportamenti esemplari – prosegue la società del presidente Langella - , anche in occasione di stragi ambientali, senza mai invocare fenomeni catastrofici e, principalmente, dimostrando la massima solidarietà al verificarsi di eventi che determinano la prematura scomparsa di giovani vite. Ribadiremo con decisione questi concetti nell'intento di preservare quanto costruito, nel tempo, con sacrificio e spirito di solidarietà».
«Finalmente ci riprendiamo il nostro mare»: l’Arenile torna a vivere e i cittadini guardano con fiducia al futuro della costa stabiese, anche in vista di una possibile lottizzazione di via De Gasperi.