Mister Guido Pagliuca
La Juve Stabia si riscopre capolista solitaria. Un gol di Romeo al 26’ della ripresa e una doppia parata da campione di Thiam in pieno recupero piegano un Monopoli tanto volenteroso quanto poco efficace negli ultimi metri. Un successo, ottenuto con un sin qui inedito 5-3-2, frutto dell’umiltà che le vespe continuano ad avere come proprio tratto distintivo. «Abbiamo preparato la partita con l’umiltà di chi sapeva di dover porre attenzione alle caratteristiche di una squadra con individualità importanti – ha precisato mister Guido Pagliuca in sala stampa –, abbiamo interpretato la gara in modo tale da essere aggressivi in determinate zone del campo dove solitamente i biancoverdi andavano a cercare spazi. Ciò non vuol dire adattarsi, fa parte del gioco del calcio. Mignanelli e Andreoni avrebbero dovuto rappresentare nostri ulteriori riferimenti offensivi sfruttandone la gamba nelle ripartenze, poi il Monopoli ci ha spinti ad arretrare e a spingere sulle corsie esterne con minore frequenza. Quando ho saputo dell’ipotesi di un turnover da parte di Tomei, sono rimasto perplesso e ho temuto a lungo di dover rivalutare in corsa alcune soluzioni studiate, poi quando ho letto la formazione titolare ho confermato le indicazioni date. Abbiamo disputato un’ottima partita correndo un pericolo solo all’ultimo minuto, Thiam è stato bravo nella doppia parata. La solidità della difesa è merito del collettivo, poi vien da sé che sia felice per Bachini e Bellich che lo scorso anno hanno trovato poco spazio nei rispettivi club. Tengo a ribadire una volta di più che alleno un gruppo straordinario, basti pensare ai sacrifici fatti da Mignanelli in settimana per esserci stasera e al fatto che a fine partita Gerbo è andato in palestra ad allenarsi. Lavorare qui è fantastico, anche grazie allo straordinario staff, alla dirigenza e ai tifosi». Ora ci sarà la partita di Coppa Italia che permetterà di dare spazio a chi ha giocato meno. «I ragazzi meriterebbero di giocare anche in campionato, Maselli ad esempio sta avendo una crescita devastante. Contro il Potenza ci sarà spazio per tutti, sono contento di avere a disposizione questa vetrina. Ogni tanto qualche tifoso invoca una punta, occorre capire che Candellone è fondamentale per il nostro gioco e puntare su un calciatore svincolato che non dovesse contribuire alla fase di ripiegamento ci farebbe essere meno compatti. Ricordiamo che il nostro obiettivo è la salvezza, se avessimo avuto ambizioni diverse si sarebbe potuto pensare anche all’idea di integrare la rosa con elementi con caratteristiche differenti. Sono felice di tutti, i miei uomini vanno ringraziati per quanto stanno facendo e meritano questi risultati». Felice è anche Cristian Andreoni, alla prima partita da titolare. «Posso solo ringraziare il direttore Lovisa per avermi portato qui – ha sottolineato il terzino –, sino a poche settimane or sono mi allenavo con una squadra di Promozione per farmi trovare pronto in caso di una telefonata. Un’opportunità del genere era inaspettata, ricordo ancora la mia sorpresa il sabato che mi ha telefonato il mio procuratore. Il ds mi ha fatto un autentico regalo, qui ho trovato un gruppo giovane che mi ha accolto con entusiasmo sin dal primo giorno facendomi sentire come se fossi stato parte della squadra sin dal ritiro. Poi, anche se ho giocato in piazze come Ascoli e Vicenza, il clima che si respira a Castellammare non ha eguali, l’attaccamento a questi colori si sente sia dentro che fuori dal campo. Anche se mi alleno sempre dando il massimo, non mi aspettavo di partire titolare. Abbiamo affrontato una gara molto difficile che siamo riusciti a sbloccare solo nel finale, poi la doppia parata di Thiam ha rappresentato l’epilogo più bello di una serata straordinaria. Personalmente sono un esterno, poi se il mister mi dovesse chiedere di giocare da difensore centrale potrei anche farlo a patto di allenarmi prima per prendere le misure. Vengo da una famiglia di interisti e il mio idolo è Hakimi. Qualcuno mi ha paragonato a De Silvestri, sono lusingato da che si tratta di un calciatore dalla carriera importante. Questa vittoria è preziosa per il carattere dimostrato, ora dovremo dimostrare di poterlo confermare di partita in partita». Da domani testa alla competizione tricolore, mercoledì il Potenza tornerà nuovamente al Menti dopo la sconfitta rimediata in campionato pochi giorni or sono.
Il tecnico alla vigilia: «È giusto che Castellammare sogni, ma alzando troppo l’asticella si potrebbe creare stress e non dare importanza a quanto di bello è stato fatto.»