Il centrocampista domani salterà il match per infortunio. I pugliesi rischiano grosso, Andrea Masiello oggi sarà ascoltato dalla Procura di Cremona
tempo di lettura: 2 minGennaro Esposito
La Juve Stabia punta Gennaro Esposito. Il match di domani contro il Verona rappresenta l'occasione ideale per discutere con gli scaligeri del trasferimento del calciatore, già alle falde del Faito nella stagione 2006/2007 durante la prima gestione Capuano. In quel torneo il centrocampista, ritenuto dal proprio tecnico un extraterrestre, disputò 31 gare realizzando una rete contro il Manfredonia. Al termine di quel campionato Esposito tornò al Siena per poi passare al Cesena in Serie B ed in seguito al Gallipoli, con la cui maglia vinse il campionato di Serie C1 2008/2009. Dal luglio 2009 è al Bentegodi. Il 26enne regista partenopeo rappresenterebbe un ottimo rinforzo soprattutto in prospettiva estiva, quando, oltre alle possibili partenze di Cazzola, su cui è in pressing asfissiante il Cesena, e Danucci, a giugno in scadenza di contratto, torneranno alle rispettive basi per fine prestito Scozzarella e Di Tacchio. Esposito, che domani non sarà dell'incontro a causa di una distorsione alla caviglia, ha tuttavia dichiarato di non essere al corrente della trattativa e, nonostante l'affetto che lo lega alla piazza stabiese, di voler chiudere la stagione in Veneto per contribuire sino alla fine alla splendida favola veronese targata Andrea Mandorlini.
Chi non può di certo pensare al mercato è oggi il Bari. Rischia infatti di subire un tremendo scossone negativo il campionato dei galletti: Andrea Masiello, ex difensore dei biancorossi oggi all'Atalanta, ha deciso di collaborare con la giustizia ed in giornata sarà ascoltato in Procura su quel Palermo-Bari del 7 maggio 2011 indicato da Carobbio e finito nel mirino del Procuratore di Cremona. Il legale di Masiello, Salvatore Pino, ha anticipato che il calciatore ha intenzione di vuotare il sacco sulla vicenda. Masiello parlerà con i pm della gara con i rosanero il cui risultato, 2-1, non combaciò con il 3-1 concordato con gli zingari che avevano girato 80mila euro a diversi calciatori del Bari, tra cui proprio Masiello, con quest'ultimo che ha però restituito il denaro all'organizzazione criminale perché la combine non era andata a buon fine. Per quella partita sono indagati anche Belmonte del Siena, Padelli dell'Udinese, Marco Rossi del Cesena, Bentivoglio della Sampdoria e Parisi del Torino, tutti all'epoca tesserati dei biancorossi.
La posizione del difensore mette a serio rischio il Bari: i galletti rischiano dai 3 ai 5 punti di penalizzazione o, qualora fosse accertata la responsabilità oggettiva, la retrocessione diretta a tavolino.
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