Il ds Matteo Lovisa
La Juve Stabia chiede rispetto. Le condizioni del terreno di giuoco dello stadio Fanuzzi di Brindisi e le decisioni arbitrali hanno lasciato non poco sconcerto tra le fila gialloblù dopo un match che sotto diversi punti di vista ha avuto davvero poco a che fare con il calcio professionistico. «In questi ultimi anni tra serie B e C non mi era mai capitato di disputare partite in condizioni del genere – ha tuonato il ds delle vespe Matteo Lovisa –, il terreno di giuoco del Fanuzzi non era assolutamente idoneo per una partita di calcio professionistico. In Italia si pensa un po’ troppo alla videosorveglianza e alla presenza o meno dei tifosi, bisognerebbe a parer mio concentrarsi maggiormente sulla qualità dei manti erbosi. Sia sul piano tecnico che globale è successo un po’ di tutto, l’arbitraggio discutibile da entrambe le parti ha completato un quadro che lascia l’amaro in bocca. Sul piano della direzione di gara chiediamo un po’ di rispetto perché, al di là dell’espulsione discutibile di Romeo e del rigore inesistente assegnato al Brindisi nei minuti finali, nel secondo tempo non ci è stato fischiato un fallo a favore. Il mio non è un discorso legato alla posizione in classifica, essere primi o quinti alla settima giornata è relativo. Ciò che conta davvero è l’atteggiamento della squadra che anche in Puglia ha dimostrato di andare ovunque a giocarsela a viso aperto». Diametralmente opposta è stata la lettura della sfida da parte dell’allenatore biancazzurro Ciro Danucci. «Tornare a casa è stato bellissimo – ha precisato l’ex centrocampista della Juve Stabia –, i nostri tifosi ci hanno incitato per 100 minuti. La superiorità numerica ci ha avvantaggiato, abbiamo giocato bene pur non riuscendo a concretizzare le occasioni create soprattutto nella ripresa. L’espulsione di Galano nel finale è stata penalizzante, lo avevo inserito puntando su una sua possibile giocata risolutiva. In parità numerica abbiamo continuato ad esprimerci su buoni livelli e da un’azione corale è nato il rigore a nostro favore. L’averlo sbagliato a pochi minuti dalla fine rappresenta l’amarezza maggiore, un vero peccato. Pazienza, i penalty li sbaglia solo chi li tira e sicuramente andrà meglio la prossima volta. Ora sotto con la partita successiva». Il tempo per riposare sarà poco, la prossima giornata è già alle porte e vedrà far capolino a Castellammare l’insidioso Catania neopromosso. La gara, posticipata a domenica per l’effetto domino generato proprio dal rinvio della partita di Brindisi, si annuncia spettacolare. Attesa per il verdetto sulla squalifica di Romeo che, qualora l’arbitro dovesse aver utilizzato la mano pesante nel redigere il referto, potrebbe rischiare di dover saltare anche il derby con la Turris. Regna, nel contempo, un cauto ottimismo circa le condizioni di Leone e Piovanello, entrambi con buone chances di recupero. I prossimi allenamenti saranno decisivi. La prevendita dei tagliandi è partita stamane, alla sfida non potranno assistere i tifosi residenti nella provincia di Catania per effetto del divieto disposto dal Prefetto della Provincia di Napoli. Una ragione in più per trasformare il Menti in una bolgia gialloblù.
Il tecnico delle vespe entusiasta per la qualificazione ai Play Off, ma avverte: «Il focus è sul presente. America? È il viaggio che conta. Buglio? L'infortunio è meno grave del previsto, è un giocatore essenziale per noi.»