Il ds Gigi Pavarese
Il Prefetto di Napoli ha disposto il divieto di vendita ai residenti in provincia di Avellino dei biglietti per il derby in programma sabato allo stadio Menti. Il provvedimento, già nell’aria da tempo, è stato adottato su parere della Questura di Napoli, che ha evidenziato i profili di alto rischio per l’ordine e la sicurezza pubblica alla luce della rivalità tra le opposte tifoserie. Solo i tifosi biancoverdi residenti nelle altre province ed in possesso della fidelity card potranno acquistare i ticket al costo di 18 euro più i diritti di prevendita. I gradoni del Menti si coloreranno così ancora più di gialloblù, nel giro di poche ore dall’apertura della prevendita i tifosi delle vespe hanno superato la soglia dei 2.500 biglietti acquistati. Ad incentivare la corsa al tagliando, oltre al fascino del derby, è stata la politica dei prezzi popolari adottata dalla società per la prima delle due “Giornate Gialloblù” previste quest’anno. Escludendo i costi di prevendita, sarà possibile aggiudicarsi un posto in Curva Sud al costo di 5 euro o in Tribuna Varano a 10. Cifre irrisorie per una gara, tra l’altro sentitissima, del campionato di serie B. Una sfida dal sapore particolare per il ds Gigi Pavarese, trionfatore con entrambi i club. «Castellammare mi è rimasta nel cuore – ammette il direttore sportivo –, la passione della tifoseria è travolgente. Ho lavorato con grandissima professionalità e competenza vincendo un campionato difficilissimo sia per il valore degli avversari, che per l’amarezza che si respirava in città dopo la deludente retrocessione dell’anno prima. Allestii una squadra di carattere in grado di superare lo scetticismo iniziale e diverse vicissitudini, il gruppo fece la differenza conquistando la promozione in Prima divisione. Dispiace solo che quel successo non fu festeggiato come avrebbe meritato. Di quell’esperienza mi porto dietro i rapporti splendidi con Massimo Rastelli, Alberico Turi, Roberto Amodio e la presidenza. Anche in Irpinia mi sono tolto bellissime soddisfazioni, tant’è che per me Biancolino rappresenta un figlio. Lui è l’Avellino, con la sua passione è riuscito a farmi tornare a seguire la squadra. Portare con sé Ametrano, Riccio e Visconti è stata una scelta saggia anche se mi sarebbe piaciuto vedere anche Moretti nello staff. Sabato sarà sicuramente un match affascinante, seppur non determinante». Di fronte due progetti ambiziosi. «La società gialloblù sta operando con grande intelligenza – evidenzia Pavarese –, non si vincono i campionati e si raggiungono le semifinali playoff per la serie A per caso. Lovisa ha le idee ben chiare e sa gestire la rosa in maniera encomiabile, le vespe sono in mani sicure. L’ho conosciuto quando io ero al Modena e lui al Pordenone, ho capito subito che avrebbe avuto successo. Il cambio allenatore ha responsabilizzato ancora di più i calciatori, lo spirito del gruppo è fondamentale per consentire ad Abate di far bene. La partenza positiva non mi ha sorpreso, in estate ogni scelta è stata ben ponderata. Elogiare un singolo non sarebbe giusto, il collettivo è la forza di questa squadra. Sull’altro fronte vi è una dirigenza forte come quella dell’Avellino che, sono convinto, in pochi anni raggiungerà traguardi inimmaginabili fino a qualche tempo fa. La dirigenza sta investendo tanto senza lasciare nulla al caso, i tifosi possono sognare. Sarà una sfida tra due belle realtà». La Juve Stabia, da par suo, sabato avrà un’arma in più. «Il Menti sa tramutarsi in una bolgia in grado di trascinare la squadra – sottolinea Pavarese –, per giocare a Castellammare ci vogliono gli attributi. Sarà una partita spettacolare, la rivalità tra le due tifoserie caricherà ancora di più i calciatori. Le emozioni non mancheranno di certo». Il Menti è pronto a spingere la Juve Stabia, sabato conterà solo vincere.
Al Teatro Supercinema l'ex Presidente della Camera ha delineato la sua visione per una Campania più giusta, partecipata e sostenibile, partendo da imprese etiche, ambiente e diritti. «Votare è scegliere il proprio futuro», ha dichiarato Fico.
