La Juve Stabia esce ridimensionata anche da Benevento. Mentre i sanniti stavano festeggiando la promozione in A, le vespe vedevano la loro situazione in classifica sempre più negativa. Gli stabiesi sono stati risucchiati di nuovo nei bassi fondi, ormai a pochi punti dalla zona retrocessione. La partita di Benevento cosa ci lascia; Provedel mai chiamato in causa se non in una sola occasione dei padroni di casa, per far capire il dominio delle vespe in campo. In difesa, è da registrare l'errore decisivo di Fazio che dopo un buon primo tempo, ha consegnato a Sau un cioccolatino da poter scartare per sbloccare il risultato. Bene Elia, che si è mosso da terzino e da esterno alto, bloccando Maggio, nella emergenza totale dei terzini sinistri. Tonucci anche ha coperto bene la sua zona come il ritrovato capitan Vitiello. A centrocampo, le vespe hanno dominato per almeno 70 minuti, con Calò che si è spento dopo un buon inizio di partita e Calvano e Mallamo calati fisicamente dopo aver dato tutto nella prima ora di gioco. In avanti Canotto ha sfiorato per due volte il goal ma Montipò gli ha negato la gioia, Di Mariano si è mosso bene dietro Forte, mentre quest'ultimo sciupone in almeno due palle goal. I cambi inoltre non hanno dato quella carica giusta e quel risultato sperato per mister Caserta che ora dovrà già preparare il prossimo match. Si andrà a 30 km da Castellammare, a Salerno, nel secondo e ultimo derby della stagione. Anche i granata devono tornare alla vittoria se vorranno conquistare un posto nei prossimi playoff, mentre le vespe hanno l'obbligo e il diritto di tornare nella città delle acque, con i tre punti scaccia crisi.
«Finalmente ci riprendiamo il nostro mare»: l’Arenile torna a vivere e i cittadini guardano con fiducia al futuro della costa stabiese, anche in vista di una possibile lottizzazione di via De Gasperi.