Mister Ignazio Abate è intervenuto in sala stampa allo stadio “Romeo Menti” per rispondere alle domande dei media. Archiviato il successo contro l’Avellino, la Juve Stabia è pronta a ripartire con lo stesso entusiasmo, concentrandosi sulla prossima trasferta di Padova.
Di fronte alle Vespe ci sarà un’altra neopromossa, reduce dalla vittoria in Calabria contro il Catanzaro e determinata a dare continuità ai propri risultati. La squadra di Andreoletti punta a risalire la classifica e a tornare a vincere davanti al proprio pubblico, a un mese dall’ultima affermazione interna.
È stata una settimana delicata per la Juve Stabia, dopo il decreto emesso dal Tribunale di Napoli — su richiesta della Procura della Repubblica, del Procuratore Nazionale Antimafia e del Questore — con cui è stata disposta l’amministrazione controllata in seguito a presunte infiltrazioni mafiose.
«Arriviamo da una settimana particolare. Ci tengo a dire che io sono qui per fare calcio – ha esordito Abate –. I ragazzi hanno lavorato in modo straordinario, compatti e uniti. Domenica andremo a Padova per fare una grande partita, spero accompagnati da tanti tifosi. Il Padova ha una grande identità e vogliamo dare un segnale, al di là della prestazione. Fare punti sarebbe importante dopo tante chiacchiere che in questi giorni ci hanno toccato personalmente. Qui al campo ci possono essere difficoltà, ma siamo circondati da persone che hanno a cuore la Juve Stabia. Dobbiamo lottare per questa gente.»
«Dopo una vittoria come quella nel derby serve equilibrio – ha proseguito il tecnico –. Abbiamo cavalcato l’entusiasmo senza perdere la concentrazione. È stata una settimana intensa, cattiva e giusta. Arriviamo bene a questa sfida. Saremo 21 giocatori con l’elmetto: sarà una battaglia vera. Anche se si sono fermati Pierobon, Duca e Varnier, faremo di necessità virtù.»
«Non esiste una formula che ti faccia vincere la domenica. Se si crede in qualcosa, bisogna portarla avanti. La squadra percepisce il mio credo. Voglio una squadra capace di interpretare i vari momenti della gara: giocare a calcio non significa solo avere il pallone. Dopo una prima mezz’ora contratta possiamo fare meglio in fase offensiva. Ho visto grande maturità in fase difensiva: stiamo migliorando, ma alla base di tutto dev’essere l’unione del gruppo. Coraggio e voglia di ottenere punti sono fondamentali.»
«Siamo preparati come sempre – ha aggiunto Abate –. Abbiamo studiato più piani gara, perché il Padova può cambiare modulo. Ho cercato di fornire ai ragazzi quanti più strumenti possibili, ma ciò che conta è lo spirito e la voglia. Dobbiamo stare molto attenti e fare tesoro della gara di Carrara: ogni sconfitta insegna qualcosa. Speriamo di mettere in campo quanto provato in settimana.»
«Giorgini? Ha commesso qualche leggerezza, ma fa parte del gioco. Può capitare di perdere un duello. Per il resto ha disputato un’ottima partita. È un perno difensivo, ha struttura e rappresenta un punto di riferimento per i compagni. Sono sicuro che a Padova farà una grande prova.»
«La fase difensiva è fatta di umiltà e sacrificio – ha spiegato ancora –. Non è una vergogna abbassarsi. Mi adatto ai momenti della gara e alle caratteristiche dei giocatori. È impossibile pressare per 90 minuti o difendere per tutta la partita. Difendere a trenta metri dalla porta non consente errori. Ogni scelta ha pro e contro, ma il nostro atteggiamento deve restare aggressivo e ordinato.»
«Ruggero è recuperato. In attacco ho due o tre dubbi dal punto di vista strategico – ha concluso Abate –. In questo momento siamo in pochi e mi aspetto che i ragazzi mi mettano ancora di più in difficoltà nelle scelte.»
Infine, un passaggio dedicato al clima che si respira nel gruppo dopo le notizie extracalcistiche: «Il gruppo si è sentito toccato da questa situazione. Non è facile convincere i giocatori a venire a Castellammare, ma poi non vogliono più lasciarla. In questi giorni si è gettato fango, spesso in modo gratuito. Noi ci identifichiamo con questa città e vogliamo dare un segnale alla nostra gente. Lo step di crescita c’è stato, ma dobbiamo migliorare ancora, soprattutto nella comunicazione in campo. È solo l’inizio del campionato, c’è tanto lavoro da fare. Ora pensiamo partita dopo partita: la prossima è la più difficile, ma avremo i nostri tifosi al seguito e questo sarà un sostegno in più.»
Abate: «Siamo pronti a lottare per la Juve Stabia, con il sostegno dei nostri tifosi.» Lovisa: «Non alimentiamo la gogna mediatica, Castellammare è un posto per bene»