Mister Ignazio Abate
La Juve Stabia si aggiudica il derby con l’Avellino. Le reti di Mosti e Bellich nel primo tempo piegano la resistenza degli irpini, raramente pericolosi nell’arco dei 90 e più minuti. Un successo prezioso analizzato approfonditamente da mister Ignazio Abate. «L’inizio del match è stato un po’ contratto da entrambe le parti – precisa il trainer gialloblù –, le squadre hanno pagato lo scotto di un pizzico di tensione. Queste, d’altronde, sono partite tese che possono essere decise da un episodio. Siamo stati bravi a spezzare il loro gioco, anche se in alcune fasi avremmo potuto gestire il pallone diversamente. Nel dettaglio, nel finale avremmo potuto rallentare la manovra anziché cercare la verticalizzazione. Rispetto alle ultime partite, il blocco difensivo è stato più ordinato. Nella ripresa, poi, schierandosi con il rombo a centrocampo, l’Avellino ci ha paradossalmente avvantaggiati e con i 3 centrali siamo stati bravi a respingere i cross quando non riuscivano a trovare spazi verticalmente. Contro il Mantova nella ripresa era mancata l’intensità mentale, avevamo commesso l’errore di aver creduto di aver già vinto la partita e siamo apparsi vulnerabili in entrambe le fasi. La sosta è stata molto utile da questo punto di vista anche se devo ammettere che i primi allenamenti non mi erano piaciuti. Solo questa settimana ho rivisto la giusta determinazione convincendomi della positività della prestazione che la squadra avrebbe offerto. Sono felicissimo altresì per l’apporto dei subentrati, è anche merito loro se siamo riusciti a mantenere alto il livello della performance. Pierobon è entrato come un animale, Cacciamani e Burnete si sono calati subito nella partita, Baldi ha saputo farsi trovare pronto in un frangente in cui non ha sin qui trovato molto spazio. I ragazzi devono sognare di giocare queste partite ed anche di più importanti». Le due reti sono arrivate sugli sviluppi di calci piazzati. «Lavoriamo molto sulle palle inattive, il direttore tra l’altro ci tiene particolarmente. Chiaramente, per raccogliere i frutti degli allenamenti, bisogna poi arrivare sul pallone con la cattiveria di voler fare gol. Puntiamo a migliorare la finalizzazione dell’azione, in alcune partite abbiamo costruito molte più occasioni senza riuscire a trovare la via della rete. Penso alla sfida con la Carrarese e ad altre precedenti. Sicuramente bisognerà ancora migliorare nella fase dell’ultimo passaggio». Nel post-partita la Curva Sud ha chiamato Abate a festeggiare con la squadra. «Il merito è dei ragazzi – sottolinea il trainer –, sono dell’opinione che un allenatore deva recarsi sotto la curva quando le cose non vanno bene. Gli stabiesi stanno imparando a conoscermi, sono una persona passionale ed al tempo stesso con i piedi ben saldi per terra. Io amo tenere il profilo basso, sono dell’opinione che a parlare debbano essere le prestazioni ed i risultati del campo. Ringrazio la tifoseria per averci supportati sin da quando eravamo in albergo. Siamo orgogliosi di aver reso felice la nostra gente con questo successo, questi sono 3 punti preziosi soprattutto per la classifica. I nostri avversari dietro corrono, è fondamentale tenere il ritmo». Altrettanto felice è Nicola Mosti, autore della prima rete dell’incontro. «L’emozione è stata immensa – ammette il jolly gialloblù –, sono felice di aver contribuito a regalare questa vittoria alla squadra ed ai tifosi che tengono in modo particolare a questo derby. Quando ho visto arrivare il pallone ho cercato di calciare nel miglior modo possibile, è stato bellissimo festeggiare sotto la Curva. La dedica va a mia nonna, scomparsa un mese e mezzo fa. Il mister ha lavorato molto sul piano psicologico dopo Carrara, ci ha ribadito che solo con umiltà si possono raggiungere grandi risultati. Dopo la sconfitta dello Stadio dei Marmi ci siamo ripresi allenandoci a testa bassa. Sappiamo che dobbiamo dare il massimo durante la settimana, il lavoro premia. Rispetto al passato gioco un po’ più dietro, da par mio cerco sempre di garantire l’impegno per poi lasciare al mister le sue scelte. La nostra priorità è aiutarci tutti in fase di non possesso mettendoci tanta quantità, da questo punto di vista sto migliorando sul piano fisico. Anche la tecnica è chiaramente importante. Sul piano atletico scherziamo spesso con Correia, ci chiediamo come faccia a correre sempre per 90 minuti. Si tratta di un ragazzo umile di grande prospettiva. Con l’aiuto dei tifosi potremo toglierci belle soddisfazioni. Ora pensiamo già alla prossima partita». La marcia continua.
L'analisi di Abate. «Vittoria preziosa, fondamentale mantenere il ritmo degli avversari. Ringrazio i tifosi»
