Mister Leonardo Colucci
La Juve Stabia si tiene stretto il pareggio del Partenio Lombardi. La divisione della posta in palio sancita dall’arbitro al termine delle ostilità ha rispecchiato l’andamento di un match combattuto da entrambe le formazioni senza che nessuna sia riuscita a prevalere sull’altra. Un verdetto frutto di una prestazione gialloblù che ha soddisfatto mister Leonardo Colucci. «I ragazzi hanno offerto una prova positiva – ha sottolineato il tecnico delle vespe –, i complimenti rivoltici anche dai calciatori avversari a fine partita mi hanno fatto piacere. Si vede che abbiamo un’identità a prescindere dagli interpreti e ciò è particolarmente bello per il sottoscritto, poi vien da sé che nel calcio occorra fare gol e noi in questa fase ci stiamo solo andando vicini. Abbiamo assistito ad una bella partita tra due squadre che l’hanno giocata senza risparmiarsi, posso solo ringraziare i miei ragazzi per essere sempre sul pezzo. I 465 minuti di imbattibilità non rappresentano un orgoglio solo dell’ottimo Barosi, bensì del collettivo perché ci si muove all’unisono e neanche in allenamento si vuole prendere gol. Ora continueremo a lavorare sulla fase realizzativa, sono convinto che appena qualche ragazzo si sbloccherà potrà alleggerirsi tutto il reparto. Il pensiero va soprattutto a Pandolfi, stavolta fermato da un bell’intervento di Pane. Prima o poi gli andrà bene e svolterà. Nella ripresa l’ho sostituito in quanto era in debito d’ossigeno in fase di copertura e in quella zona gli irpini stavano spingendo molto, così ho preferito inserire una mezzala e avanzare un po’ Ricci. Santos riusciva ad andare ancora in pressing, così l’ho tenuto in campo. Nel calcio bisogna saper difendere e attaccare al momento giusto, l’idea che si possa andare a dominare su ogni campo è impensabile in un contesto moderno fatto anche di pressing offensivo e riaggressione. Noi siamo una buona squadra, pensare di poter andare a dominare ovunque è fuori contesto e ormai non riesce neanche ai top club. In un contesto di equilibrio, avremmo potuto far male ai nostri avversari nella ripresa se, al di là delle conclusioni di Pandolfi e Scaccabarozzi, non avessimo sbagliato qualche passaggio di troppo nel momento cruciale. Di fronte avevamo comunque un ottimo Avellino che, con i valori che ha, sicuramente farà bene alla lunga. La classifica è corta e livellata verso l’alto, se si escludono Catanzaro, Crotone e Pescara, siamo tutte lì. Dico sempre che il campionato è fatto del girone di andata, quello di ritorno e delle ultime 10 giornate, è relativo giudicare un club ora». Un plauso va, ancora una volta, alla tifoseria. «I ragazzi della Curva riconoscono l’abnegazione di chi lotta su ogni pallone con i propri limiti e i propri pregi. Sin da quando giocavo ho sempre sostenuto che i tifosi vadano ringraziati per i sacrifici che fanno e che deve essere la squadra a trascinare loro, non viceversa. In un campionato così equilibrato il loro supporto è fondamentale, non è scontato che la seconda batta la quintultima come porta a pensare il malcostume italiano. Le partite vanno giocate tutte, motivo per cui sono contento per la striscia positiva. Ora dovremo riuscire a fare quel qualcosa in più per toglierci soddisfazioni maggiori per noi e per la tifoseria». In sala stampa è intervenuto anche l’uomo del momento in casa gialloblù, Davide Barosi. «Il non prendere gol è merito di tutta la squadra –ha precisato il portiere –, lavoriamo quotidianamente per cercare di mantenere la porta inviolata. Sicuramente una lunga imbattibilità esalta soprattutto il portiere e la difesa, da par nostro siamo contenti perché non subire reti vuol dire portare a casa almeno 1 punto. Il gruppo è compatto, lavoriamo con entusiasmo per superare i momenti di difficoltà senza farci demoralizzare. Il non riuscire a segnare non deve rappresentare una ossessione per gli attaccanti, assieme supereremo questo momento. In questo girone occorre sempre combattere e non è facile andare a segno perché tutte le squadre sono ben organizzate. Non esistono sfide abbordabili, è difficile affrontare chiunque. Magari può capitare di ripensare a questi 3 pareggi consecutivi con l’idea che si sarebbe potuto fare qualcosina in più, poi pensi che con un episodio avverso avremmo potuto anche perdere e ci teniamo stretti questo ruolino di marcia. L’obiettivo primario resta una tranquilla salvezza, una volta raggiunta vedremo se potremo divertirci per noi e per i tifosi. Personalmente mi piace molto andare a salutarli prima e dopo le partite, sono l’anima del calcio e il loro sostegno è fondamentale sia in casa che in trasferta. Averli al nostro fianco ci spinge a dare quel qualcosa in più per cercare di portare a casa ogni match. Ora guardiamo alla trasferta di Andria, vogliamo prolungare ulteriormente la nostra striscia positiva». Secondo appuntamento consecutivo in trasferta per una Juve Stabia che domenica affronterà la rinata Fidelis del tecnico Doudou. Il calcio di inizio è fissato alle ore 17.30, le vespe sono già pronte a tornare a combattere.
Tante le attività che si sono svolte il primo giorno: l’incontro con i protagonisti della serie “Mare Fuori”, l’appuntamento con l’artista Jago che si è raccontato in un talk e l’esposizione della sua opera “La David”, la presenza della storica a FIAT 1500 della Rai, e tante conferenze e panel di approfondimento.