Due ex aequo per il primo posto al concorso gastronomico regionale «il Piennolo d'oro» conclusosi mercoledì a Gragnano. Al termine della serata di gala nella Maccaroneria del pastificio Afeltra, la giuria ha premiato due chef per l'originalità e la prelibatezza dei piatti cucinati: si tratta di Gioacchino Nocera, del ristorante Il giardino delle Esperidi di Pompei con «variazione di paccheri e piennolo», e Marcantonio Gargiulo, del ristorante Villa Agostina di Boscotrecase, con turbanti di rigatoni al pomodoro. Al secondo posto si è invece classificato Raffaele Guarracino, dello Star Hotel Terminus di Napoli, mentre al terzo si è piazzata la Fortezza Normanna, di Villa Cirelli di Vairano Patenora con lo chef Antonio Ruggiero. «Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti in questa VI edizione del concorso - dice Andrea Riccio, presidente dell'associazione Vesuviamo e patron dell'evento -. Abbiamo avuto una giuria altamente professionale e devo dire che gli chef si sono impegnati alla grande, con la supervisione del nostro ispettore cuoco Ciro Campanile, che in fase finale ha deliziato la giuria con un dolce di marmellata di piennolo. Il risultato ex aequo per il primo posto è inoltre un fatto particolare - continua -, soprattutto perché abbiamo da una parte Nocera, che è un giovane di 25 anni, e dall'altra Gargiulo, che nei suoi piatti presenta la storia e la tradizione. Dunque il vecchio e il nuovo che per garantire qualità devono necessariamente camminare insieme». Alla manifestazione, che ha chiuso la cinque giorni gastronomica all'insegno del gusto, hanno partecipato circa 200 persone tra cui molti esperti del settore e rappresentanti delle istituzioni. Nel parterre degli ospiti figuravano, tra gli altri, Rosario Lopa del Mipaf (ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali), Leopoldo Spedaliere, amministratore delegato della Tess, Pietro Langella, vicepresidente del Consiglio provinciale e i rappresentanti dell'amministrazione comunale cittadina. Anche la giuria vantava ospiti di eccezione: Maurizio Ferrini (alias signora Coriandoli) come presidentessa, il giornalista enogastronomico Bruno Sganga, Tommaso Esposito di «L'espresso Napoletano» e chef di fama nazionale; Michele De Leo, stella Michelin, Giovanni Ripa, Federazione italiani cuochi sezione di Torre del Greco, e Matteo Sangiovanni, chef della nazionale italiana cuochi (Medaglia d'oro Mosca 2007). «È stata una cinque giorni davvero interessante - ha affermato Ferrini -, questi prodotti sono ottimi e sono felice di essere stato presente a questa manifestazione, a rappresentare ricchezze gastronomiche di alta qualità». Intanto proprio in termini di gusto, alquanto singolare è parsa la proposta formulata dall'amministratore delegato della Tess Spedaliere, riguardante l'organizzazione di un evento che raccolga dieci piazze della provincia di Napoli in un tour di sapori, con portata centrale «il piatto vesuviano». «L'idea - ha spiegato Leopoldo Spedaliere - è quella di presentare in un unico piatto pasta di Gragnano, pomodorino del Vesuvio, provolone del Monaco dei Monti Lattari e altri prodotti ancora in un unico piatto da presentare in dieci piazze della provincia, con manifestazioni serali a tappe, che coinvolgano i comuni all'ombra del Vesuvio». L'iniziativa, che potrebbe coinvolgere quanto prima anche la Comunità Montana Lattari - penisola sorrentina, è stata accolta con grande interesse dai rappresentanti delle istituzioni locali e dagli stessi organizzatori del «Piennolo d'oro». «Da questa serata - ha concluso Spedaliere - può nascere una nuova scommessa per il futuro che parte dalla promozione dei prodotti tipici e punta ad uno sviluppo turistico - economico dell'intera fascia vesuviana e stabiese».
Il tecnico delle vespe si congratula con la squadra di Conte e commenta la vigilia della semifinale play-off di ritorno. «A Cremona partita difficile, dobbiamo fare 98 minuti con il casco in testa, senza abbassare i ritmi. Fortini? Non condivido il suo post sui social»