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Al momento dei saluti all’aeroporto di Giuba, il Papa ha salutato i 100 mila fedeli presenti con un messaggio di speranza: Noi cristiani possiamo cambiare la Storia.
E’ un messaggio di speranza in un continente dove sembrano dominare purtroppo ancora oggi le guerre, i conflitti, gli atteggiamenti razzisti e xenofobi delle relazioni umane.
Ma è anche un messaggio di responsabilità. Ogni fedele è chiamato alla santità e alla missione. La Chiesa che è in Africa condivide con la Chiesa universale « la sublime vocazione di realizzare, in se stessa prima di tutto, l'unità del genere umano al di là delle differenze etniche, culturali, nazionali, sociali e di altro genere, al fine di mostrare proprio la caducità di queste differenze, abolite dalla croce di Cristo(Pontificia Commissione "Iustitia et Pax", Documento I pregiudizi razziali. La Chiesa di fronte al razzismo (3 novembre 1988), 22: Ench. Vat. 11, p. 929.
Durante questo viaggio del Pontefice è emerso di nuovo il sentimento di solidarietà verso le ingiustizie e le violazioni dei diritti umani commesse in paesi lontani. Il frutto della solidarietà è la pace; la Chiesa, attraverso mezzi capaci di promuovere e di rafforzare la solidarietà, può alimentare la cultura della pace e i valori della gratuità totale, del perdono e della riconciliazione, nel rispetto dei valori e delle tradizioni religiose proprie di ognuno, lavorando insieme per la promozione umana e lo sviluppo a tutti i livelli. Tutti i credenti al lavoro insieme al servizio della vita nella giustizia e nella pace.
Base Popolare Democratici e Prograssisti, dopo l'ennesima critica di immobilismo alla maggioranza del sindaco Vicinanza,annunciano il loro "passo laterale".