Nel ringraziare la Procura della Repubblica di Torre Annunziata, il Parco archeologico di Pompei e i carabinieri del Nucleo tutela patrimonio e del Gruppo di Torre Annunziata, il "Comitato per gli
Scavi di Stabia fondato nel 1950" auspica che quanto prima l'iniziativa avviata nei confronti delle autorità USA abbia esito positivo. «Siamo certi che il Parco archeologico di Pompei farà di tutto per portare il Doriforo da Stabiae nel Museo di Quisisana, casa naturale del capolavoro illegalmente sottratto negli anni Settanta durante scavi clandestini a Castellammare di Stabia – si legge in una nota del Comitato - Ricordiamo l'impegno del preside Libero D'Orsi per contrastare il saccheggio sistematico dei reperti archeologici sin dalla riscoperta del sito di Stabiae avvenuta nel 1950: l'auspicabile rientro in Italia del Doriforo rappresenta una vittoria della legalità e restituisce alla comunità un pezzo importantissimo della propria storia».
Ringraziamenti e compiacimento per la richiesta di riconsegnare il Doriforo a Castellammare arriva anche dall’Archeoclub d’Italia Stabiae. «Una notizia che ci riempie di orgoglio – dicono - Finalmente parte la richiesta di restituzione della copia più bella del Doriforo di Policleto. Grazie alle indagini svolte dal Nucleo Tutela dei Carabinieri, dopo circa 50 anni l'Italia può richiedere la restituzione del prezioso reperto. Una storia che speriamo si concluda presto e il Museo Archeologico di Stabiae potrà finalmente accogliere la statua più rappresentativa. Il nostro ringraziamento al Nucleo Tutela dei Carabinieri per il lavoro che stanno svolgendo con dedizione, al Presidente nazionale dell'Archeoclub d'Italia Dr Rosario Santanastasio per il suo contributo, alla Senatrice Margherita Corrado che si è occupata della vicenda, ed infine al Sindaco di Castellammare di Stabia Ing. Gaetano Cimmino».
Il tecnico gialloblù alla vigilia del match contro la Cremonese: «Una cosa bella per Castellammare ed è di buon auspicio per altre realtà come la nostra. Il recupero di Fortini? Vedremo, siamo fiduciosi.»