Due tazzine e un chicco di caffè per il gran caffè Napoli Spagnuolo e il bar-pasticceria Palladino, e due chicchi di caffè per il bar Di Martino. Ovvero, buono il caffè e il servizio per i primi due bar, ottima la «tazzulella» del Bar Di Martino. È con questo giudizio che il Gambero rosso 2010 premia la qualità dei bar di Castellammare presenti nella guida per il terzo anno. «Siamo contenti per questa conferma», Vincenzo Di Martino e suo figlio Davide sono i proprietari di un piccolissimo bar di piazza Municipio che, come si legge dalle pagine della guida, «non ha altro spazio che per una buona tazza di caffè o cappuccino». Servono ancora il caffè in vetro e hanno aperto i battenti il 17 novembre 1962. «Era venerdì e pioveva - racconta Vincenzo - ma niente ci ha fermato e dopo 47 anni siamo qui a fare caffè con la stessa miscela da 35 anni. Sono stato io a comporla, con i caffè che preferivo ed è così che, ancora oggi, i nostri baristi Giovanni e Umberto preparano i caffè». E dal 1962 il loro caffè arriva al municipio. «Dal sindaco D'Orsi al sindaco Polito, che ancora oggi viene a bere qui il suo caffè amaro - racconta Vincenzo - fino all'attuale sindaco Salvatore Vozza che, invece, chiede un po' di zucchero». Un pianoforte rosso nella sala da the, tavolini in marmo bianco che guardano verso il mare, vassoi caffettiere e tazze del '900 per lo storico caffè Spagnuolo presente sul territorio da oltre 150 anni. Parte integrante della villa comunale, a qualche metro di distanza dalla Cassa Armonica e dall'arenile, il caffè Spagnuolo vive uno stretto rapporto con la città. «Siamo un punto di ritrovo per i cittadini - spiega Catello Spagnuolo - organizziamo anche eventi culturali» Da assaggiare, invece, la pasticceria di Vittorio Palladino, se il caffè è migliorabile i dolci sembrano perfetti. Novità dell'anno la torta "Nero amaro" con il 70 per cento di cioccolato amaro e per Natale uvetta e mele annurche del vesuviano per le varianti al classico panettone. E se la crisi tocca tutti i settori, quello del caffè e dei dolci sembrano resistere bene: «Si sono ridotte le quantità degli acquisti e degli ordini - spiega Vittorio Palladino - ma il babà alla frutta, le "scazzette al caffè", barchette di pasta sfoglia ripiene alla crema di caffè con un cuore di pan di spagna all'espresso, e la torta "Caruso" agli agrumi della costiera sono ancora richiestissime».