Ordinanza di divieto di introduzione, sul territorio di Monte Faito, di cani non autoctoni e greggi. Una decisione, quella assunta dal sindaco Peppe Aiello, che arriva pochi giorni dopo l’ultimo ennesimo episodio di aggressione di cani ad alcuni cittadini che passeggiavano tra le strade del Faito, nonché all’intervento dei carabinieri che hanno sequestrato un’area illegalmente adibita ad ovile.
«Primo passo importante ...confidiamo anche nei controlli da parte delle autorità preposte» esultano le associazioni che da tempo auspicavano una tale presa di posizione. «La singolare e ripetuta prassi di introdurre illegalmente animali all’interno delle zone protette del Monte Faito - si legge nell’ordinanza - si potrebbe collegare alle recenti operazioni poste in essere dalle forze dell’ordine per lo smantellamento di presidi illeciti da parte di soggetti non residenti, né dimoranti, né aventi attività lecita e legittima sul territorio cittadino». L’ordinanza punta direttamente il dito contro il «pascolo e transito abusivo di greggi di ovini ed armenti di proprietà di soggetti privi delle necessarie autorizzazioni per lo svolgimento dell’attività di pastorizia, nonché della disponibilità materiale di un terreno adatto e sufficiente all’alimentazione del bestiame», come pure ai «cani di razza presumibilmente maremmana, pastori del Caucaso ed altri meticci di grossa taglia, che con la loro spiccata aggressività limitano la fruizione dei luoghi costituendo un grave pericolo per la pubblica incolumità di residenti, turisti e di avventori». Un riferimento esplicito, appunto, alle aggressioni dei cani avvenute ripetutamente nel corso degli ultimi anni. Oltre che proteggere i cittadini, l’ordinanza di Aiello mira anche ad evitare «gravi danni alle colture, alla flora ed alla fauna selvatica» arrecati, appunto, dal pascolo dei greggi.
Grande successo per la prima edizione dell’evento enogastronomico “Bacco e Cerere” ospitato dalla comunità parrocchiale di Madonna delle Grazie. Numerose le personalità di rilievo che hanno preso parte alla manifestazione, tra cui il sindaco di Gragnano, Nello D’Auria, il primo cittadino di Santa Maria la Carità, Giosuè D’Amora, l’avvocato Francesco Bocchini, il “Baronetto di Posillipo” Gianni Improta e numerosi scrittori, giornalisti enogastronomici e archeologi. In questa suggestiva cornice gli chef stellati Nicola Somma ed Eustachio Cannavale hanno rivisitato un piatto dell’antica tradizione romana, lagane e ceci, che ha estasiato il palato dei numerosi visitatori. Un’esperienza, in grado di miscelare gusto, cultura e storia, assolutamente da ripetere.