I militari del Gruppo Carabinieri di Torre Annunziata hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale della custodia in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di un soggetto riconducibile al clan camorristico GALLO/CAVALIERI, operante in Torre Annunziata, indagato per atti persecutori e tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.
Il provvedimento è stato eseguito in Torre Annunziata, dove l’indagato era al momento libero e scaturisce da attività di indagine, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia e condotte dal Nucleo Investigativo di Torre Annunziata, in seguito alla denuncia sporta da un imprenditore oplontino in data 26 luglio 2025, amministratore di azienda operante nel campo farmaceutico, ed in seguito a successive denunce da parte di un socio aziendale, anch’egli vittima dei medesimi atti persecutori, che ha consentito di:
- accertare la sussistenza di una serie di episodi intimidatori e violenti che duravano da circa un anno e che negli ultimi tempi stavano vivendo una nuova recrudescenza a causa del comportamento aggressivo dell’autore del reato che esigeva denaro o un posto di lavoro, arrivando ad attendere sotto casa le vittime ed i loro familiari, danneggiando le loro autovetture, imbrattando la saracinesca dei loro garage, recapitando scritti minatori, cospargendo di liquido infiammabile uno dei luoghi di lavoro e minacciando di dare fuoco alla struttura;
- verificare l’intensificarsi degli atti persecutori nei giorni compresi tra il 12 e 14 agosto 2025;
- appurare che l’azione criminosa sarebbe stata posta in essere con metodo e finalità camorristica, facendo leva sulla sua appartenenza – per legami di parentela- al clan “Gallo-Cavalieri” attivo in Torre Annunziata.
L’arrestato, al termine delle formalità di rito, veniva associato presso il Centro Penitenziario di Napoli Secondigliano.
Le Vespe pronte all’esordio stagionale contro una squadra di Serie A. Il tecnico carica il gruppo: «Abbiamo lavorato duro, serve coraggio e identità».