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Sorrento: Scoppia fogna, liquami a mare: divieto di balneazione a Marina di Puolo

LA CAUSA: UN INTERRUTTORE BLOCCATO. I TECNICI DELLA GORI HANNO IMPIEGATO 4 ORE A RIPRISTINARE IL SERVIZIO.

tempo di lettura: 2 min
di Vincenzo Maresca
09/08/2009 17.19.17

Disastro ambientale a Marina di Puolo (nella foto i liquami sulla spiaggia) sul confine tra Sorrento e Massa Lubrense dove il mancato funzionamento della pompa di sollevamento ha provocato il rovesciamento in mare e sulla spiaggia di decine di metri cubi di acque putride e melma contenute in una vasca di raccolta. Tutto è successo per un interruttore abbassato che i tecnici della Gori spa hanno impiegato ben 4 ore per ripristinare. Disposto il divieto di balneazione dal sindaco di Sorrento, Marco Fiorentino, contemporaneamente ad un intervento dei funzionari dell’Arpac per qualificare i valori di inquinamento di uno specchio d’acqua che nel frattempo ha abbondantemente superato i parametri previsti dalla legge. Lo sversamento del troppo pieno è infatti avvenuto sul versante di Sorrento dove un piccolo ponticello delimita il confine con Massa Lubrense. L’episodio si è verificato alle 10 di ieri mattina, la spiaggia di Puolo era affollata di bagnanti che nonostante il puzzo maleodorante non avevano capito quanto stava avvenendo, qualcuno continuava a prendere il sole, altri cominciavano ad uscire dall’acqua che nel frattempo stava assumendo un aspetto preoccupante. Poi l’arrivo improvviso delle motovedette di 3 capitanerie, Massa Lubrense, Sorrento, Castellammare di Stabia, l’irruzione della polizia municipale che ordina lo sgombero immediato dell’area. Troppo tardi. Nessuno possiede le chiavi dei locali dove è custodito il quadro elettrico che gestisce l’impianto di sollevamento ed i tecnici della Gori spa, dopo l’allarme delle 10, giungono a Marina di Puolo alle 14, con 4 ore di ritardo, solo per risollevare un interruttore che era scattato. Una infinità di tempo che ha consentito alla vasca di raccolta di svuotarsi sversando in mare enormi quantità di acque di provenienza fognaria, causando il fuggi fuggi di centinaia di bagnanti. L’improvviso guasto al troppo pieno dell’impianto di sollevamento fognario di Marina di Puolo è stato duramente contestato dagli ambientalisti del Wwf sezione penisola sorrentina che hanno fatto partire un esposto alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata nella persona del procuratore capo Diego Marmo ed al dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria locale. Proprio il Wwf il 29 luglio scorso aveva effettuato dei prelievi ufficiali di campioni di acqua di mare nella zona di Marina di Puolo, riscontrando in alcuni punti la presenza di coliformi e colifecali superiori alla norma. Da indiscrezioni raccolte sembrerebbe inoltre che l’impianto di sollevamento, il cui costo si aggira sui 50mila euro, godrebbe di scarsa manutenzione e sarebbe soggetto a periodiche disfunzioni. Già nel passato, come riportato dal Wwf, i guasti al troppo pieno dell’impianto di sollevamento di Marina di Puolo hanno causato analoghe problematiche, scaricando in mare quantità di materiali inquinanti ed arrecando danni per la salute pubblica, oltre che alterando l’equilibrio paesaggistico ed ambientale della zona.

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