Il risultato della partita era importante per le scommesse che Postiglione è accusato di aver fatto in numero rilevante.
tempo di lettura: 1 min"Quattro li lasci e quaranta li prendi" e "quaranta polpette sono buone e chiama chi sai tu": questo è il testo di due sms che giunsero sul cellulare del portiere della Juve Stabia (Prima divisione, girone B), Salvatore Soviero, due giorni prima della partita che la squadra campana giocò a Potenza il 22 marzo scorso, perdendo 1-0.
Il tentativo di corruzione. E´ un particolare emerso nell´inchiesta su scommesse e affari illeciti che ha portato oggi all´arresto di nove persone, fra le quali il presidente del Potenza (Prima divisione, girone B), Giuseppe Postiglione. Il risultato della partita era importante per le scommesse che Postiglione è accusato di aver fatto in numero rilevante, su gare il cui risultato era deciso a tavolino, e per questo fu offerta a Soviero una somma di denaro.
Le richieste tramite sms. Gli sms giunsero al portiere campano, che denunciò tutto alla Procura federale, da utenze telefoniche attestate su numeri di cabine pubbliche. Prima della gara, nello stadio di Potenza, vi fu un inizio di rissa, causato all´apparenza da un lancio di palle di neve da parte degli ultras potentini su Soviero, appena arrivato nella sua porta. In realtà - secondo l´accusa - il fatto fu provocato da Postiglione, che nella rissa cadde pesantemente a terra accusando gli ospiti di averlo aggredito, per "punire" Soviero che aveva denunciato i tentativi di corruzione.
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