Cronaca
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Castellammare, caos sull'appalto rifiuti: annullata dopo 48 ore la rimodulazione del contratto

Il dirigente revoca la determina che rivedeva il canone mensile alla ditta. 

tempo di lettura: 2 min
di Alessio Esposito
29/07/2025 21:56:03

Una determina firmata e poi revocata nell’arco di 48 ore. È questo l’ultimo capitolo del complesso intreccio che da mesi accompagna la gestione del servizio d’igiene urbana a Castellammare di Stabia, oggi al centro di tensioni amministrative, valutazioni politiche trasversali e possibili conseguenze legali.

La vicenda ha preso nuovo slancio nelle ultime settimane, dopo la consegna e l’approvazione in consiglio comunale della relazione conclusiva della Commissione speciale di studio istituita a febbraio scorso per far luce sulla gestione dell’appalto. Un lavoro durato quattro mesi, che ha evidenziato - tra le altre criticità - l’utilizzo di un numero di mezzi inferiore a quello previsto dal capitolato, con un possibile danno economico per l’ente.

Il 27 luglio, prima di un consiglio comunale atteso proprio per discutere del servizio, il dirigente ha disposto con determina una rimodulazione del contratto con la società affidataria. Il documento prevedeva un taglio del canone mensile di circa 25mila euro, in virtù dell’“eliminazione di quindici automezzi per l’espletamento del servizio, con decorrenza dalla mensilità di luglio”.

Il giorno seguente, con un atto formale, il dirigente ha annullato la determina, motivando la decisione con il mutato contesto politico e istituzionale. Nella nuova nota si legge che “diversi consiglieri comunali, alla luce della relazione presentata dalla Commissione speciale, hanno richiesto di valutare la possibilità di una risoluzione contrattuale dell’appalto, anche con il supporto dell’avvocatura comunale”.

Lo stesso dirigente sottolinea, nella revoca, di aver “preventivamente valutato le criticità legate all’utilizzo degli automezzi”, ritenendo quindi di intervenire sul contratto. Tuttavia, a seguito delle “valutazioni espresse dai consiglieri comunali”, si è proceduto a una nuova ponderazione “dell’interesse pubblico generale”.

La questione dell'appalto rifiuti, nel frattempo, è stata rimessa anche all’autorità giudiziaria. Tutta la documentazione è stata trasmessa alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata e alla Corte dei Conti, nel tentativo di fare chiarezza su eventuali inadempienze o danni erariali. Si è appreso inoltre che, già da settimane, un esposto era stato presentato dal deputato del Movimento Cinque Stelle, Gaetano Amato, che ha confermato di aver sollecitato attenzione sulla vicenda dopo averne discusso con il sindaco Luigi Vicinanza.

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