La Corte di Appello di Roma si prepara a svolgere una sessione cruciale per il famoso Hotel La Sonrisa, meglio conosciuto come il "Castello delle Cerimonie". La storica struttura di Sant'Antonio Abate è al centro di una battaglia legale che ha attirato l’attenzione non solo degli abitanti locali, ma anche degli amanti del turismo e della cultura campana.
L'hotel, che da decenni rappresenta un punto di riferimento per matrimoni, eventi e cerimonie, è stato sottoposto a confisca per reati di lottizzazione abusiva. Tuttavia, la famiglia Polese, proprietaria dell'immobile, si è mossa con determinazione per contestare tale decisione. Effettuando un'investigazione approfondita, il team legale guidato dall'avvocato Dario Vannetiello, insieme ai colleghi Andrea Castaldo e Veronica Paturzo, ha presentato nuove prove che potrebbero cambiare le sorti della struttura.
Le sette nuove evidenze messe in campo dai legali riguardano per lo più consulenze di esperti in urbanistica e geologia, che attesterebbero come gli interventi edilizi compiuti non abbiano avuto un impatto negativo significante sul territorio o sull'ambiente circostante. Inoltre, riprese video documentano l'integrità paesaggistica dell'area, contribuendo a sostenere la tesi della famiglia Polese.
Accanto alla confisca, si pone anche la delicata questione della revoca della licenza, imposta dall’amministrazione comunale di Sant’Antonio Abate, che ha avviato da tempo la procedura per l'acquisizione al patrimonio pubblico dei beni confiscati.
La prossima udienza, fissata per il 3 giugno, rappresenta dunque un momento decisivo per il futuro dell'hotel e della sua clientela affezionata. La comunità di Sant'Antonio Abate guarda con apprensione a quanto accadrà nei prossimi giorni. In un panorama futuro che potrebbe cambiare radicalmente, non resta che attendere l'esito di questa battaglia legale.
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