Nell'ambito dell'attività di contrasto al fenomeno dell'abusivismo edilizio, che costituisce una delle priorità dell'azione della Procura della Repubblica, in esecuzione di un ordine di demolizione emesso dal Tribunale di Torre Annunziata, si è proceduto alla demolizione di una platea in cemento armato con sovrastante manufatto in muratura di mt. l 0,20 per 11,0 formato da una struttura metallica con copertura in lamiere coibentate, con chiusure laterali in blocchi di pomicemento con infissi, porte, intonacatura ed impiantistica.
Il manufatto demolito era adibito ad uso abitativo e insisteva nel comune di Sant'Antonio Abate (Na). L'area sulla quale era stato realizzato ricade in zona definita "aree agricole di particolare rilevanza paesaggistica ed ambientale (art. 47 Ptc)" ed è sottoposta a diversi vincoli.
L'esecuzione delle demolizioni delle costruzioni abusive disposte dall'autorità Giudiziaria rappresenta, per la tutela del territorio, uno strumento insostituibile sia in chiave repressiva, per il ripristino delle condizioni ambientali violate, sia in chiave preventiva, per l'efficacia dissuasiva nei confronti dell'abusivismo edilizio; nel caso di specie si è data esecuzione ad una condanna relativa ad una sentenza risalente all'anno 2010.
Grazie anche alla incessante opera di sensibilizzazione posta in essere dalla Procura, la suddetta demolizione ha avuto luogo da parte del proprietario del manufatto abusivo, in regime di autodemolizione, senza anticipazione dì spese da parte del Comune interessato e della Cassa Depositi e Prestiti.
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