"E' possibile che il Tar di Napoli si pronunci positivamente fra pochi giorni alle istanze proposte dal nostro Comune".
tempo di lettura: 3 minIn questo periodo di alta tensione e di disagio sociale per gli imminenti abbattimenti per abusivismo edilizio sul territorio comunale, finalmente un politico locale affronta la gravosa problematica riferita alle demolizioni delle abitazioni abusive. Se da un lato il sindaco Francesco Cascone ritiene opportuno, a tutt'oggi, non rilasciare dichiarazioni per seguire più da vicino i rapporti con l'Avvocatura dello Stato, la Magistratura e gli Enti sovracomunali per trovare dei possibili rimedi, dall'altro, il capogruppo della minoranza al Consiglio Comunale l'architetto Giuseppe Alfano, tiene a fare alcune importanti considerazioni per il territorio di S. Maria la Carità. In particolare, in riferimento al lavoro svolto nella scorsa esperienza amministrativa, l'architetto Giuseppe Alfano del Partito Democratico, tiene ad evidenziare l'importante lavoro svolto nel 2005 per chiarire l'esistenza o meno del vincolo paesaggistico sul territorio sammaritano: "Negli anni scorsi, anche presso il nostro Comune sono state presentate molte richieste di sanatoria tenendo in considerazione il condono edilizio ai sensi della legge 326/2003. La legge relativa al cosiddetto terzo condono, non prevede però l'accoglimento di istanze su territorio sottoposto a vincolo ambientale e paesaggistico. Questo implicherebbe subito il diniego delle pratiche di condono proposte. Ma dato che - continua in capogruppo del PD Giuseppe Alfano - il nostro Comune di S. Maria la Carità è inserito nel PUT della Penisola Sorrentina con la legge regionale 35/87, è individuata come zona a carattere agricolo e il decreto di vincolo del 28/03/85 - emesso ai sensi della legge 1497/39 e della legge 431/85 - non elenca tra i comuni sottoposti a vincolo quello di S. Maria la Carità, c'è la possibilità che il nostro territorio venga svincolato da questa legge, se il Tar di Napoli si pronuncia positivamente fra pochi giorni alle istanze proposte dal nostro Comune". Il capogruppo della minoranza al Consiglio Comunale del PD, Giuseppe Alfano, tiene inoltra ad evidenziare: "Nel frattempo, a tutt'oggi, sono già numerosi i cittadini che hanno presentato vari ricorsi sia alla sezione di Napoli che di Salerno, ottenendo come effetto favorevole, le ordinanze di sospensione dell'esecuzione dei provvedimento di diniego. Ciò implica che ci sono buone possibilità che vengano accettate anche i ricorsi presentati dal Comune di S. Maria la Carità, mettendo fine alla questione del vincolo paesaggistico e ambientale su S. Maria la Carità". L'architetto Giuseppe Alfano, tiene a precisare l'importante lavoro svolto negli anni scorsi per chiarire il decreto di vincolo in questione: "Nel 2005, quando ero consigliere dell'opposizione, proposi insieme al mio ex collega Pasquale Criscuolo, la sospensione delle procedure di diniego delle richieste di condono edilizio per il nostro Comune. Quella proposta, fu l'inizio di un percorso che ha portato a chiarire e ottimizzare le procedure amministrative che, forse oggi, ci porteranno ad eliminare il vincolo paesaggistico presente sul nostro territorio comunale. Facemmo un buon lavoro di squadra, allora all'opposizione in Consiglio Comunale, c'erano anche Pasquale Criscuolo, Domenico Elefante, Francesco Buondonno e Michele Romano". In conclusione, l'architetto Giuseppe Alfano, tiene anche a chiarire che, se oggi sono esecutivi gli abbattimenti edilizi nel nostro Comune, la causa è dovuta anche all'inerzia e alla superficialità con la quale la macchina comunale ha affrontato la questione: "Dal 2005 c'era la possibilità di intervenire subito attraverso i ricorsi al Tar per opporci al decreto di vincolo paesaggistico sul nostro territorio, ma la maggioranza di allora, che per molti aspetti è anche l'attuale, ha trattato questa faccenda di una certa urgenza, con inerzia e superficialità. Oggi ci troviamo in situazione di piena emergenza sociale, dove molte famiglie a cui è stato ordinato di sgombrare le proprie abitazioni, perché oggetto di ordinanze di demolizioni, sono costrette a lasciare la propria casa, senza sapere in alternativa dove recarsi. Se l'azione amministrativa della giunta comunale di allora, sarebbe stata più attiva e tempistica, forse, gran parte di questi disagi, si sarebbero potuti evitare".
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Tante le attività che si sono svolte il primo giorno: l’incontro con i protagonisti della serie “Mare Fuori”, l’appuntamento con l’artista Jago che si è raccontato in un talk e l’esposizione della sua opera “La David”, la presenza della storica a FIAT 1500 della Rai, e tante conferenze e panel di approfondimento.