Cronaca
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Rifiuti: Rischio scioglimento, la lista nera in provincia

Gli amministratori: uno scenario falso. Pompei, D’Alessio annuncia querele.

tempo di lettura: 7 min
05/11/2008 14.09.47

La lista nera in provincia di Napoli conta 41 comuni. Tutti enti che gli uomini di Bertolaso hanno già «avvisato» più volte, con richiami formali, sulla gestione dei rifiuti. E ora rischiano, almeno sulla carta, lo scioglimento: basterebbe la segnalazione del sottosegretario per ottenere il provvedimento dal ministero dell’Interno. Nell’elenco dei «recidivi» ci sono Acerra, Arzano, Afragola, Bacoli, Boscotrecase, Brusciano, Calvizzano, Casalnuovo, Casandrino, Casavatore, Casoria, Castellammare di Stabia, Ercolano, Frattaminore, Giugliano, Gragnano, Marano, Marigliano, Massa di Somma, Melito, Mugnano, Nola, Ottaviano, Palma Campania, Poggiomarino, Pompei, Pomigliano, Pollena Trocchia, Pozzuoli, Procida, Qualiano, Sant'Anastasia, Sant'Antonio Abate, San Giorgio a Cremano, San Giuseppe Vesuviano, Saviano, Striano, Torre Annunziata, Torre del Greco, Trecase, Vico Equense, Villaricca, Volla. Tra questi, Pompei e Giugliano sono tra i 9 comuni campani dove è stata registrata la rimozione di cumuli «in danno». Ma non mancano clamorose contraddizioni, come Vico Equense, che da una parte è nella lista dei comuni ricloni, dall’altra nell’elenco dei comuni a rischio scioglimento per inadempienza nella raccolta dei rifiuti. Dal municipio si chiarisce che a settembre, dopo una ispezione della polizia provinciale, fu evidenziata la presenza di materiale ingombrante nella galleria che dalla Scrajo arriva al ponte di Seiano. Il comune rispose, anche alla Presidenza del consiglio, che la pulizia di quest'area spettava all'Anas, che da allora non ha ottemperato a rimuovere i rifiuti. A Marigliano discariche abusive in via Nuova e Antica del Bosco, località Ponte dei Cani e nelle strade provinciali di località Boscofangone; continui gli sversamenti di rifiuti altamente tossici e inquinanti lasciati nei pressi dei raccordi stradali tra cui l’asse mediano Nola-Villa Literno. A Bacoli rifiuti e ingombranti nelle frazioni Fusaro e Cuma. Ma è rientrata l’emergenza che si è verificata a seguito della mancata raccolta la domenica. Un provvedimento abolito con un’ordinanza che prevede il deposito e il prelievo anche nel fine settimana. Intanto il servizio di raccolta differenziata porta a porta, limitato sono ad alcune zone, sfiora in media la percentuale del 16 per cento. Ad Acerra ventuno discariche abusive in 54 chilometri quadri di territorio. Qui viene sversato di tutto: bidoni tossici, amianto, scarti di fonderia, balle di stoffa, copertoni , calcinacci e carcasse. In località «Calabricito» al confine con il Casertano dal ’95 c’è uno sversatoio abusivo (parzialmente bonificato) grande quanto 10 campi di calcio altamente contaminato dalla diossina. Per il commissariato alle bonifiche, il costo del risanamento ammonterebbe a oltre 30 milioni di euro. A Torre Annunziata la raccolta dei rifiuti da parte della Oplonti Multiservizi, procede in città senza difficoltà. Si registra qualche problema legato allo sversamento di rifiuti speciali ed ingombranti in alcuni punti della città, in particolare nelle zone di periferia e nell'area antistante il porto di Torre Annunziata, dove comincia nuovamente a formarsi una piccola discarica a cielo aperto. Per quanto riguarda Casalnuovo e Pomigliano, le strade si presentano in condizioni tutto sommato accettabili. L’igiene è dunque assicurata a un livello ordinario. Resta però drammatica la situazione nel sito di trasferenza di Pomigliano, ormai diventato una vera e propria discarica a cielo aperto.

Sindaci indignati: accuse ingiuste ma pensiamo al futuro
Hanno letto il dossier ma respingono le accuse: i sindaci dei comuni della lista nera preferiscono parlare dei loro piani per lasciarsi definitivamente alle spalle l’emergenza ed entrare nel novero dei «virtuosi». Altri, sempre sul fronte rifiuti, annunciano nuove proteste antidiscarica, come quella dei sindaci di Boscotrecase, Agnese Borrelli e Boscoreale, Gennaro Langella, che da oggi iniziano lo sciopero della fame, affiancati in questa forma di protesta contro la discarica di Terzigno, dai presidenti dei rispettivi consigli e dai consiglieri comunali. E come il sindaco di Marano, Salvatore Perrotta, che con il Consiglio comunale si schiera con i comitati civici per chiedere la bonifica della Cava di Chiaiano dopo il ritrovamento di trecento metri cubi di amianto nelle vicinanze della futura discarica. Intanto, sul fronte dello sciopero degli operatori della raccolta, il primo cittadino ha scritto al predetto e al sottosegretario all’emergenza rifiuti. «Se lo sciopero dovesse continuare - dice il primo cittadino - oltre al disagio per la cittadinanza, arrecherà un notevole danno patrimoniale all’Ente». I lavoratori della De Vizia hanno incrociato le braccia per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi di ottobre. «Meglio aspettare pochi giorni e partire bene col porta a porta - dice il sindaco di Giugliano, Giovanni Pianese - Non ci sentiamo a rischio: stiamo per affidare il nuovo servizio della nu che prevede anche la differenziazione dei rifiuti e per educare i cittadini, sono già attivi dei punti di conferimento in centro e sul litorale». Il sindaco di Bacoli, Antonio Coppola afferma: «Ritengo che Bacoli non sarà commissariata. Abbiamo superato una fase critica per mancanza di fondi. Ma ora siamo in un momento di espansione della raccolta differenziata porta a porta, grazie anche alla gestione del servizio di ecologia urbana affidata alla Flegrea Lavoro, società a capitale pubblico». Il sindaco di Marigliano, Felice Esposito Corcione, spiega: «Sono sorpreso e rammaricato. Marigliano ha dovuto sopportare il peso del sito di eco balle regionale e ora figura nella lista nera. Ma, poi, fra poco entrerà in funzione anche il sistema di videosorveglianza nei punti critici dove avvengono gli sversamenti. Giusto il tempo di stilare il regolamento sulla privacy e le telecamere saranno attivate». «Infastidito dalle notizie diffuse» si dice il sindaco di Pompei Claudio D’Alessio, che spiega: «La nostra città non ha mai avuto difficoltà, anzi abbiamo raggiunto il 40 per cento della differenziata. Mi riservo di agire legalmente per salvaguardare l’immagine della città». «Siamo tranquilli - dice il sindaco di Torre Annunziata Giosuè Starita - i dati in possesso del servizio informatico regionale sono il frutto di un problema di trasmissione tra i vari uffici. Per cui si tratta evidentemente di dati incompleti. Abbiamo al 31 ottobre superato la percentuale del 27 per cento. Abbiamo già provveduto a regolarizzare i dati con una ulteriore presentazione di documentazione. Non c’è quindi nessun problema». «La raccolta differenziata va bene, la nostra percentuale si attesta al 27.68 per cento e contiamo di raggiungere il 30 per cento entro l’anno, un dato trasparente che è possibile leggere on-line ogni mese sul sito regionale del sistema informativo rifiuti». Da Castellammare Raffaele Longobardi assessore all’Ambiente difende così il comune di Castellammare di Stabia dal rischio di scioglimento per la gestione dei rifiuti, affermando di non correre il rischio per aver superato da tempo la percentuale stabilita dagli organi di governo per la raccolta differenziata. Lavora poi per uscire dalla lista dei Comuni che hanno ricevuto le segnalazioni dallo staff del sottosegretario Bertolaso per il mancato smaltimento o per le discariche abusive in strada: «Sono state già effettuate le rimozioni, intanto i coordinatori della Multiservizi l’azienda che si occupa dei rifiuti in città sono da giorni in strada per verificare la presenza di eventuali discariche abusive per intervenire in tempi rapidi – dichiara Longobardi - in effetti il provvedimento sui rifiuti ingombranti è molto buono, ma la legge deve essere uguale per tutti». «Oltre il danno anche la beffa». Il sindaco di Acerra Espedito Marletta mastica amaro sull’ipotesi di scoglimento e denuncia: «possiamo far ben poco senza risorse economiche di fronte ad un simile disastro». E ancora: «A Bertolaso e alla Regione ho scritto centinaia di volte, ma mai nessuna risposta, ora vedremo cosa sono capaci di fare». «Siamo tra i Comuni virtuosi della Campania con circa il 65 per cento di differenziata - afferma da Vico Equense Giuseppe Cioffi, assessore all’Ambiente - e abbiamo avuto solo una lettera di sollecito per la galleria di Seiano. Non comprendiamo l’inserimento tra realtà civiche che hanno trascurato del tutto l’emergenza rifiuti. In ogni caso con Terra delle Sirene, pur non essendo di nostra competenza, ripuliremo tra giorni il tunnel di Seiano». «Non siamo a conoscenza di richiami da parte del commissariato di governo - riferisce il sindaco di San Giuseppe Vesuviano Antonio Agostino Ambrosio - probabilmente ci sarà stata qualche confusione, con il nome della nostra cittadina, premiata per il trentacinque per cento di raccolta differenziata con l’obiettivo prossimo di raggiungere il quaratacinque». I commissari prefettizi di Casalnuovo, giunti al Comune un anno fa a seguito dello scioglimento antimafia degli organi elettivi, addebitano i problemi nel settore «alle lungaggini burocratiche causate da un ricorso al Tar fatto dalla ditta Igica di Caivano, che a Casalnuovo effettua il servizio di nettezza urbana. Noi - aggiungono - avevamo predisposto un piano dettagliato per rilanciare lo smaltimento». A Pomigliano, poi, il vicesindaco, Agostino Libio, chiarisce che «L’eventuale commissariamento potrà riguardare soltanto il servizio di nettezza urbana e non tutto l’apparato elettivo comunale». hanno collaborato: Carmine Alboretti, Anita Capasso, Patrizia Capuano, Umberto Celentano, Pino Cerciello, Maria Elefante, Enrico Ferrigno, Francesco Fusco, Tonia Limatola, Domenico Maglione, Susy Malafronte, Pino Neri, Maurizio Sannino

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