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Pompei - Turismo, Polisto Amitrano: «Pompei impreparata a gestire i grossi flussi di visitatori»

L’imprenditore pompeiano sottolinea la necessità di un’ordinanza anti-bivacco sull’esempio di Roma e di un piano traffico straordinario per le giornate ad affluenza eccezionale, come quella del 1°maggio prossimo.

tempo di lettura: 2 min
di Marianna Di Paolo
05/04/2016 12:40:30

Polisto Amitrano

«Il 3 aprile scorso il sito archeologico e la città moderna sono stati presi d’assalto da un’orda di visitatori più interessati a bivaccare che a godere delle bellezze dei luoghi. Si sono viste scene di disordine e confusione. L’intera città si è paralizzata perché non è assolutamente preparata ad accogliere flussi di persone così portentosi in occasione di giornate eccezionali quali la prima domenica di ogni mese che prevede l’accesso gratuito al sito archeologico. Il nostro territorio è senza dubbio a vocazione turistica ma i flussi devono essere gestiti al meglio. Serve una pianificazione a monte. Non si può lasciare tutto all’improvvisazione. Non oso immaginare cosa accadrà il 1°maggio prossimo». Questa la riflessione in apertura di Polisto Amitrano (a microfono in foto). L’imprenditore pompeiano attivo nell’ambito della ricezione turistica fa il punto della situazione dopo i fatti del 3 aprile scorso, quando 30mila persone hanno visitato il sito archeologico in assenza di controlli efficaci. Alcuni hanno trasportato tutto il necessario per una “Pasquetta bis”. Sotto accusa non è finito il diritto a mangiare qualcosa durante la visita tra le rovine, ma piuttosto il farlo in modi poco consoni: appoggiati ai muri antichi, seduti in pieno relax dove è vietato ecc. Insomma ci sono modi e modi. Una cosa è infatti consumare uno snack, altra cosa è invece il bivacco selvaggio, che può mettere a rischio l’integrità dei reperti archeologici. Presi d’assalto anche i giardinetti antistanti la basilica pontificia. Sono precise le richieste che Amitrano rivolge al Comune di Pompei, anche a nome di altri imprenditori che si sono confrontati con lui. «L’amministrazione comunale deve prendere atto che Pompei non è in grado di gestire grossi flussi di persone e deve adoperarsi per raddrizzare il tiro. Non possiamo fare tutte le volte delle figuracce a livello locale e nazionale. La prima cosa che il sindaco Ferdinando Uliano deve fare è un’ordinanza anti-bivacco, sull’esempio di Roma, affinché anche i giardinetti di piazza Bartolo Longo possano conservarsi in uno stato decoroso. Per le giornate ad affluenza eccezionale come quella del 1°maggio prossimo, il Comune deve predisporre un piano traffico straordinario con aree temporanee di sosta individuate in prossimità dei punti d’accesso alla città. Non è possibile che tutta Pompei si paralizzi. L’ultima richiesta, ma non per questo meno importante, è l’individuazione di zone utili per il carico e lo scarico dei turisti dai pullman. Non si può pensare di farlo a momenti sui marciapiedi. Il 1°maggio avanza. L’amministrazione comunale si organizzi per tempo».

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