Foto di repertorio
Un incendio scatenatosi nella notte ha messo a repentaglio la vita di numerosi cittadini abitanti una palazzina di via Lepanto. Le fiamme si sono rapidamente propagate sino al primo piano dell'edificio e solo l'intervento degli agenti del commissariato di Polizia, impegnati nelle classiche operazioni di controllo notturno del territorio, ha evitato il peggio. Le forze dell'ordine, constatata la presenza in strada di diverse auto dotate di impianto gpl, hanno prontamente allertato i vigili del fuoco esorcizzando il rischio esplosione. Il primo step dell'operazione ha visto il risveglio dei residenti e l'evacuazione dello stabile, con i militari che si sono occupati in prima persona degli anziani non in grado di lasciare autonomamente la propria abitazione. L'incendio, di natura dolosa, si sarebbe sprigionato da un contenitore dei rifiuti posto davanti alla saracinesca di un negozio, il cui ingresso è andato completamente distrutto. Sul caso lavorano gli agenti del commissariato di Pompei, coordinati dal vicequestore aggiunto Antonio Cristiano. Al vaglio degli inquirenti anche l'ipotesi che l'incendio sia stato innescato per colpire il titolare dell'attività commerciale, anche se quest'ultimo nega di aver mai ricevuto minacce di estorsione. Si indaga anche nella vita privata dell'imprenditore. Racket, rancore o gelosia di un rivale in affari potrebbero essere alla base dell'attentato incendiario: l'insegna del negozio era infatti stata danneggiata nei mesi scorsi con dei sassi.