Ercole è finalmente libero, ma cerca ancora casa. Come dimenticare quegli applausi ricevuti sul palco insieme a Roberto Benigni. Senza alcun copione già scritto. Si tratta di Ercole, il cane mascotte degli Scavi di Pompei. Lui era così. Andava di qua e di là per la città antica, era diventato un simbolo tra le domus. Ora scatta ancora un appello social per aiutare Ercole. Dopo essere stato liberato dal canile in cui si trovava, si cerca ancora un alloggio fisso per Ercole. Non è mai stato dato in adozione. Era considerato un cane tranquillo, faceva compagnia ai turisti, poi usciva a fare un giro fuori e, ovunque, veniva ospitato. Era «un cane buono», dicono i cittadini di Pompei, ma da un settimana è rinchiuso da solo in un canile municipale. Dal 15 dicembre scorso è stato portato al Dog Park di Ottaviano in seguito a un’istanza dei carabinieri che parla di “un cane che incute paura”. Ieri, poi, è stato “liberato”, ed ora vive in un giardino privato in attesa di essere adottato. “Attende di essere adottato da una famiglia di cuore sensibile ed amorevole – si legge nell’appello -, in una casa con un grande giardino, coccolato tutto il giorno, per dimenticare questa sventura. Una casa per sempre. Lo portiamo ovunque. Adozione con pre- e postaffido e scheda di adozione. Ercole è castrato ed ha tutte le vaccinazioni”. Ercole, quindi, cerca casa. Anche se, a dirla tutta, lui, Ercole, una casa ce l’aveva. Più che trovata se l’era guadagnata. Pompei era diventato il suo tetto. Aveva guadagnato il suo spazio proprio attraverso la fiducia dell’uomo.
Il tecnico gialloblù alla vigilia del match: «Questa squadra ha la possibilità di entrare nella storia: sappiamo quanto è importante centrare i play-off. Buglio, campionato finito. Adorante è stato recuperato.»