Siamo all’inizio dell’inverno e, a causa di un autunno caldo sono ancora tanti gli uccelli migratori in viaggio verso sud, in direzione delle aree dove passeranno l’inverno e da dove ripartiranno la prossima primavera per tornare in Europa. Sono sempre più numerosi gli appassionati di birdwatching che osservano questo straordinario ed emozionante fenomeno, oltre agli scienziati che studiano gli uccelli migratori, inanellandoli e seguendone le rotte per conoscerli sempre meglio.
Per poterli proteggere è infatti importante individuare le minacce che incombono: dal consumo di suolo ai cambiamenti climatici, che colpiscono le aree di nidificazione così come quelle di sosta utilizzate durante la migrazione, oltre al fenomeno diffuso del bracconaggio.
Non tutti infatti guardano al mondo alato con uguale sensibilità e c’è ancora chi si diverte a fare il tiro al bersaglio a tali esemplari in volo, anche se protetti dalla legge, o chi per alimentare tradizioni anacronistiche non esita a catturarli e ucciderli alimentando il lucroso giro d’affari che ruota attorno alla caccia.
E’ quanto accaduto alla sfortunato Sparviero (Accipiter nisus) impallinato in località Colli S. Pietro alle falde del Monte Vicalvano e recuperato esamine sulla via Meta Amalfi da un cittadino che ha subito allertato il WWF Terre del Tirreno.
L’animale è stato consegnato ai medici dell’ASL veterinaria di via Bagnulo e quindi al Centro Recupero Fauna Selvatica il Frullone di Napoli, per le cure del caso, nella speranza che possa tornare un giorno a volare libero, lontano dalle doppiette di sparatori senza scrupoli.
“Il fenomeno della caccia senza regole nel nostro territorio è duro a morire - racconta Claudio d’Esposito presidente del WWF Terre del Tirreno - lo sparviero è un grosso falco diurno e non si può confondere con nessuna altra specie cacciabile, chi l’ha colpito l’ha fatto deliberatamente! Purtroppo quotidianamente di uccelli ne vengono sparati e catturati a decine, con gabbie trappola e reti, per alimentare le richieste di appassionati e collezionisti del mercato illegale di prede da cucinare o, nel caso di esemplari rari (rapaci notturni, rigogoli, gheppi, sparvieri, ecc.), da imbalsamare e rivendere a collezionisti sul mercato clandestino. Sulle montagne con i volontari del WWF abbiamo individuato in questi giorni nuove postazioni fisse di caccia e reti vietate dalla legge. I controlli purtroppo sono sempre più scarsi, laddove non inesistenti, e per tale motivo le attività venatorie sono esercitate il più delle volte in modo fuorilegge nella certezza dell’impunità.”
Il tecnico delle vespe entusiasta per la qualificazione ai Play Off, ma avverte: «Il focus è sul presente. America? È il viaggio che conta. Buglio? L'infortunio è meno grave del previsto, è un giocatore essenziale per noi.»